DAL CAPITOLO 13.
“Hai paura di me Christine?” mi chiese addolcendo la voce e reclinando la testa lateralmente.
“Non mi fai paura” mentii “Lasciami il polso, mi stai facendo male” cercai di mantenere un tono duro per nascondere il reale dolore che provavo al polso. Non gli avrei dato quella soddisfazione.
Qualche secondo dopo mollò la presa e prima che potessi allontanarmi da lui, posò una mano sulla base della mia schiena e a pochi centimetri dal mio viso mi disse:
“Non finisce qui, avrò ciò che voglio…e voglio te”
Inghiottii rumorosamente e lui sorrise beffardo prima di allontanarsi da me. Mi diede le spalle e girò il capo ancora una volta in mia direzione salutandomi aprendo e chiudendo la mano come un bambino, che di innocente aveva ben poco. Non riuscii a muovere un muscolo, restando lì sul marciapiede a guardarlo mentre entrava in macchina e sfrecciava via. Quel ragazzo mi terrorizzava, soprattutto perché non potevo prevedere la sua prossima mossa. Era pericoloso e se volevo continuare a vivere in pace dovevo stargli lontana.

"Non vi ho mai detto quanto lo amo, anche se sono sicuro che ciò non sia sfuggito ai vostri occhi attenti. Lo amo così tanto che non ho potuto più restare qui senza di lui. Lo amo così tanto che quando se n’è andato mi sono sentito come se al mio cuore fosse stata tolta la perfetta metà e dovevo ritrovarla, dovevo riunire le due parti. Per questo ho deciso di raggiungerlo. Non mi sono pentito della mia decisione, l’ho fatto per essere felice e sono sicuro che adesso lo sono ,ovunque io sia, perché sono sicuro che sono con Louis.”

lo baciò intensamente, poggiò la cravatta sui suoi occhi e fece un nodo dietro la nuca coperta dai ricci “che fai…” chiese Harry con il respiro corto cercando di togliere la ‘benda’. Lei gli fermò le mani “shh non toglierla….fidati di me, ne varrà la pena” il riccio non oppose più resistenza e si abbandonò alla ragazza che aveva pensato per lui a qualcosa che non aveva mai provato i vita sua.

Da quella posizione poteva guardarla in viso sconvolta dalle ondate di piacere, era qualcosa di tremendamente eccitante, gli occhi chiusi e le labbra aperte da cui uscivano gemiti continui. Quella visione lo mandò completamente in delirio, non riusciva a toglierle gli occhi di dosso...

se la proiezione di un film comico scaldasse la temperatura della sala? un gioco di sguardi, una strana situazione...e poi?

Mi fa male ma non riesco a muovermi. La guardo negli occhi che lasciano cadere qualche lacrima ogni tanto e capisco che il fatto che me ne sia andato forse le ha fatto più male di qualsiasi altra cosa le sia mai successa perché io sono la sua ancora, lei la mia.

“Becky io..” cominciò Liam con voce sicura e bassa “…devo dirti una cosa…me la tengo dentro da un po’ di tempo e adesso devo dirti tutto…io sono pazzamente, stupidamente innamorato. Ho sognato questo momento un sacco di volte e adesso su sei qui. Becky io sono veramente, pazzamente innamorato di te..” Becky era lì che lo fissava , non riusciva a dire una frase di senso compiuto per la sorpresa così disse soltanto “ Liam…io non..non lo so…non so cosa dire…”