| SeKai | OneShot |
Dal testo: ‹ Fermo, immobile come una statuina del presepe c’era lui, con i suoi lucidi capelli neri, uno smoking che non faceva altro che fasciare il suo corpo allenato, con dietro una schiera di quattro persone, con un completo simile al proprio e un crisantemo nel taschino. Il ragazzo si guardò le scarpe, eleganti e laccate, evidentemente nuove, anche per il dolore che gli stavano dando ai piedi. Alzò di nuovo lo sguardo, verso la folla di gente che era lì, pronta a guardare l’avvenimento con gli occhi già lucidi, i fazzoletti svolazzanti, anche se non era successo un tubo.
“ Quello che dovrei piangere sono io, dannazione. ” Pensò, senza nemmeno farsi problemi ad offendere qualcuno. Sentì una mano calda e sudata sulla propria spalla, che non voleva altro che tagliare e bruciare, da quanto lo infastidiva. Si girò di poco, torcendo leggermente il busto e porse un sorriso palesemente falso al testimone. Ma non era già morto, quel finto biondo? Riprese in breve tempo la propria posizione, cercando qualcosa per distrarsi dal ritardo della sposa. E a che poteva pensare, se non a quello? ›