Fine di un sogno. La violenza di un abbraccio, il calore di uno schiaffo, il dolore di un amore. I dettagli le coloravano la vita, ma ora gliel’avevano lacerata, distrutta. Era iniziato tutto come un gioco, una gara da vincere, un altro trofeo da collezione, una vittoria che non avrebbe modificato nulla. Una sfida incondizionata tra l’amore, l’odio e la trasgressione di due personalità simili. Due presenze complementari, due essenze particolarmente forti e pungenti. Allison aveva un nome, strategie vincenti, e due occhi maliziosi. Le sconfitte, le pronunciava sottovoce, facendole disperdere nelle molecole distanti dell’arie, scomponendo le lettere di un fallimento, inquinando l’ambiente e depurando la sua indole ribelle. Ed ogni volta che calava la notte, nel suo “io” finto ed appariscente, risplendeva il sogno di occhi altrui.