Non vuole soffrire tenendosi accanto qualcuno.
E’ infelice e spaventato da sé stesso, vuole solo trovare una cura e non vedere più le proprie mani imbrattate di sangue.
Per questo l’incontro con Orochimaru fu per lui una salvezza.
Chiuso in una cella, solo nell’oscurità, non avrebbe più sofferto.

“Me ne frego del ruolo di Hokage, voglio solo vendicarmi di tutti loro.”
Il suo cuore era ormai marcito, corrotto dall’odio e dalla troppa sofferenza.
Ormai non gli importava più di niente tranne la vendetta.
“Queste tue parole mi rincuorano.”
Il biondo si voltò a guardare il villaggio, nessuna espressione coronava il suo viso.
“Addio, Konoha. La prossima volta che ti vedrò ti distruggerò.”

Hai mai pensato, Marceline che legarti a Finn, a Jake e alla principessa Gommarosa per quanto bello potesse essere prima o poi ti avrebbe fatto soffrire?
Hai mai pensato, Marceline che quelle pure risate presto sarebbero state sostituite da amare lacrime?
Tu, vampira immortale che cercava solo di riempire il suo cuore con un po’ di felicità.
Tu, vampira immortale che si è ritrovata a piangere con un sorriso triste dipinto sul viso sulle tombe dei suoi tre migliori amici.

-Endou*Natsumi-
“Natsumi…”
Endou ruppe il silenzio con voce decisa.
“Giochiamo a calcio!”
Il sorriso si trasformò in un ghigno.
Le lacrime iniziarono lentamente a rigare le guance di Natsumi, ormai profondamente certa che quello era davvero Mamoru.
Quello era per davvero il ragazzo che tanto amava.