[Veneziano/Germania] Veneziano si ricordava vagamente la sua infanzia perché, nonostante il suo prendere sempre con un sorriso le avversità, l'essere conquistato, sfruttato, sconfitto e ferito dalle altre Nazioni più forti, lui era molto più sensibile di quanto volesse dimostrare e aveva cercato di dimenticare alcune cose.

[Inghilterra/Chibi!America] Le favole di Inghilterra erano molto strane.
Non parlavano di eroi che salvavano fanciulle in pericolo e che venivano osannati dalle folle - cose che ad America piacevano veramente tanto, lui il suo futuro lo vedeva esattamente così tra l’altro - ma parlavano spesso di strane rane parlanti e dalle strane abitudini che non si trasformavano in principi se venivano baciati.

[Francia/Jeanne d'Arc] Una rosa bianca non poteva descrivere l'amore che provava per lei. Il suo sentimento era troppo forte e puro per essere ridotto al semplice significato di una rosa bianca.

[Francia/Polonia] Restava poco della sua terra o forse, era meglio dire niente. Non aveva più un nome e la sua vita era semplicemente attaccata alla volontà del suo popolo che ancora non si piegava all’oppressione straniera. Ma ormai, della vecchia Polonia restava poco e niente da salvare, e lo stesso si poteva dire del corpo di Feliks.

[Nord Italia/Cina] Nonostante l'innato amore per la terra nella quale era nato - per i suoi fratelli, cugini e amici - Veneziano era sempre stato affascinato dal Lontano Oriente nel quale si diceva sorgesse il sole - questo secondo i racconti della sua infanzia, che gli erano stati narrati dal nonno.

[Sud Italia/Belgio] " Io avevo sempre pensato che tu fossi gay.", fece presente Belgio socchiudendo gli occhi, mentre le labbra dell'italiano scendevano verso il suo seno nudo, lambendolo e baciandolo.
" Stupidate.", borbottò Romano in risposta.

[Bielorussia/Ucraina] Era iniziato tutto come una piccola vendetta.
Ucraina era sempre stata la preferita di Russia, e questo a Bielorussia non era mai andato a genio. Era gelosissima del rapporto che il suo amato Ivan aveva con l'altra sorella e proprio per quel motivo aveva deciso di vendicarsi. Dalla sua ottica quello era un affronto.

[Prussia/Polonia] " Hai una bella bocca.", rispose semplicemente. " E sai che ti dico: dovresti sempre usarla per compiti come questi, Polonia."

[Polonia/Ungheria] Erano stesi entrambi sullo stesso letto, guardavano il soffitto assorti nei loro pensieri.
" Non sai quanto ti invidio...", dichiarò poco dopo Ungheria, senza però rivolgergli lo sguardo.

[Spagna/Russia] Era arrendevole sotto i suoi tocchi, così diverso dalla algida figura che si era presentata nella sua abitazione in quell'assolato pomeriggio, con un inquietante sorriso sulle labbra ed uno sguardo che aveva subito definito come pazzo, insieme a quelle poche parole che gli aveva rivolto senza cambiare espressione.
" Ti voglio per me, Spagna."

[Canada/America - il rating è rosso perché è un incest!fic ma la scena lemon non è presente] Dio... amava quel lato di Canada e la prossima volta che sarebbe andato a trovarlo si sarebbe portato dietro litri di alcol pur di ripetere quell'interessante ed eccitante esperienza.

[Canada/Ucraina] ome erano arrivati a quel punto - nudi, eccitati e sudati, senza morire dall'imbarazzo - era un mistero che nessuno dei due era interessato a risolvere in quel momento.

[Francia/Inghilterra] " Sarò il tuo Principe ed esaudirò ogni tuo desiderio, Angleterre.", soffiò. " Baciami."

[Francia/America] Dividere la stanza con America, per Francia, poteva essere sia una seccatura - mangiava hamburger spargendo briciole ovunque, era rumoroso e noioso quando esordiva con la solita questione dell'essere un eroe - che un vero colpo di fortuna - vederlo uscire dalla doccia, solo con un asciugamano addosso, poteva eliminare in un solo colpo il disgusto di tutte quelle briciole sparse per la camera.

[Inghilterra/Cina] Sorseggiava piano il caldo liquido ambrato del suo the, ma i suoi occhi erano fissi su sull'altra Nazione.
Inginocchiato dinanzi a sé, teneva le braccia dietro la schiena, immobilizzate da una corda, mentre sul viso, quasi nascosto dai lunghi capelli castani liberi dal fiocco rosso che solitamente li legava, brillavano carichi d'odio i suoi felini occhi.