Lo guarda nel mega schermo e ascolta la sua voce, pensando che probabilmente Niall non amerà se stesso nemmeno la metà di quanto lo ama lui.
NARRY.

Io non ho bisogno di persone come te nella mia vita, tu mi fai solo male, un male cane.
La fregatura è che però ti voglio. Vorrei non volerti, non amarti, ma invece sembra che il mondo giri al contrario. Che il sole splenda di notte e che la luna illumini il giorno.
Se è così spero che il sangue ritorni al mio cervello, così che possa svegliarmi.

Ricordo che ho sempre pensato che trasferirsi fosse una cosa figa.
Insomma ricominci tutto da capo.Ma se non hai niente da ricominciare?Se a te va bene così come stai?In quel momento sì che trasferirsi è tutt'altro che figo.E’ una cosa brutta e dolorosa.Abbandonare tutto e ricominciare quello che faticosamente si è costruito.
Era il 17 Settembre il giorno in cui mi trasferì nella cittadina di Silent Hill a casa di mio cugino Harry Styles.I miei genitori mi avevano raccomandato che era un posto tranquillo e normale.Ora ripensandoci a distanza d’anni penso che quella sia stata la più grande bugia che io abbia mai sentito.

Quando rientrai Niall era ovviamente stravaccato sul divano a guardare una vecchia partita di calcio ritrasmessa in televisione.
Sospirai fissando il suo profilo: si era addormentato come un bambino. La birra sul tavolo e un piede penzolante. Ero già sulle scale per andare di sopra quando -Ehi- esordì lui, sbadigliando. Si stropicciò gli occhi assonnati e mi fissò con il suo solito sguardo limpido.
-Ciao.- risposi, scendendo di qualche gradino.
Era giunto il momento della verità?
-Devo confessarti una cosa.- cominciò come se mi avesse letto nella mente.
Mi avvicinai e -Bene, siamo in due.- Questa storia stava andando avanti da troppo tempo, ormai.
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-Quindi mi stai dicendo che- ripeté lui con gli occhi azzurri che saettavano da una parte all'altra -ci siamo fregati a vicenda?-
Era una situazione esilarante e la faccia da schiaffi che aveva Horan in quel momento non faceva altro che aumentare la mia irritazione.
-Be'- risposi -dato che io sono innamorata di te e tu di me- assunsi uno sguardo fintamente pensieroso, -direi proprio di sì.-
Niall si alzò di colpo, si passò una mano tra i capelli biondi, chiaramente nervoso.
Stava per dire qualcosa. Magari per una volta avrebbe detto qualcosa di intelligente.

"Non sei stanca?"
Mi persi ancora una volta nelle sue iridi verde mare.
"Perché dovrei esserlo?" La voce mi tremava.
"E' tutto il giorno che cammini nella mia testa".