Millesettecentosettantacinque chilometri a nord. Così tanto lontani fuori... e dentro. Millesettecentosettantacinque sospiri, per riempire il vuoto dei baci. Silenzio dentro, silenzio fuori. Finchè il sole spunta di nuovo. E tutto cambia, tutto si trasforma.
". Per la prima volta avvertì che la vera distanza che ci avrebbe separato non sarebbero stati più gli anni, dodici anni, ma sarebbero stati i km. 1775. Millesettecentosettantacinquechilometri. "

Margherita, diciottenne romana, fidanzata con Luca, venticinquenne militare, che parte per l'Afghanistan. I due non si sentono, nè vedono per tre anni fino a quando, un giorno, arriva una cattiva notizia. Luca, ferito gravemente, è in coma. Margherita non sopporta il peso di quella situazione e decide di raccontare a Luca tutti i momenti trascorsi insieme, nella speranza che quei ricordi possano svegliare Luca.
"Ricordi come ci siamo conosciuti Luca? Lo ricordi o vuoi che ti racconti tutto? Racconterò al presente, perché il tempo trascorso con te non sarà mai passato. Il tempo trascorso con te è al presente, sempre e comunque. Anche se non ci vediamo da anni, anche se non ricordo il suono della tua voce, anche se fatico a ricordare il modo in cui mi baci.
Ti parlerò di noi Luca, del nostro amore. Ti racconterò una favola. Ascoltami, amore mio. Si comincia, sei pronto?
C’era una volta…"
DAL CAPITOLO 1.

Ho sempre odiato i numeri, ho sempre odiato la matematica. Ma c’è un numero, uno in particolare che non sopporto. A prescindere. È il dieci. Un numero che per me vuol dire distanza, abisso. Dieci kilometri, dieci anni, dieci maledettissimo dieci.