Paladine_dell_Italiano
Membro dal: 27/03/13
Nuovo recensore (37 recensioni)
FAQ:
Presupponendo che sfideremmo chiunque ad ammettere di essere un gruppetto di boriose che non sanno distinguere la differenza fra una ragazzina di tredici anni ed Elsa Morante, il nostro intento è puramente di invito alla correzione degli errori e alla maggior cura ed attenzione nel momento di pubblicare.
Ci è stato più volte chiesto se lo facciamo con cattiveria o perché non abbiamo nient'altro da fare nella nostra vuota vita. Non è così.
Tutte noi abbiamo una vita sociale e delle passioni, ed una di queste è proprio la scrittura. Un amore per le parole scritte che è fatto di attenzione, di esercizio, di pazienza, di revisione, di umiltà, di capacità di riconoscere gli errori per imparare a correggerli.
Quando vedi una cosa che ti piace presa e maltrattata, calpestata, umiliata ed offesa, non senti il bisogno di intervenire?
Ecco, questo è ciò che spinge le Paladine a fare ciò che fanno.
Noi non insultiamo e non ci accaniamo, non scegliamo "vittime", non commentiamo in base al fatto che siano inermi tredicenni. Non esistono inermi tredicenni su questo sito.
Abbiamo ricevuto insulti e risposto sempre pacatamente, cercare di litigare è l'ultimo dei nostri intenti.
Una trentenne o una tredicenne non fa differenza, se mostra di aver poca cura per l'italiano e per il regolamento del sito.
Contrariamente a ciò che potete pensare, molti/e ragazzi/e ci hanno risposto ringraziandoci e dicendo che avrebbero provveduto a fare più attenzione e a correggere gli errori.


D: in quanto paladina non ti senti a disagio ad aver omesso l'apostrofo?
R: In quanto Paladine dell'Italiano, la scoperta che il sito di EFP non concedesse l'utilizzo dell'apostrofo nei nickname, ci ha destabilizzato non poco. Per svariati minuti tutte le nostre certezze hanno vacillato: come potevamo noi, dispensatrici di conoscenza, farci carico di un compito tanto gravoso senza la presenza del nostro fido scudiero: l'apostrofo? Ma il bene ha trionfato, e, nonostante la dolorosa perdita, ci siamo fatte forza decidendo di portare avanti questa battaglia anche senza di lui. Ogni volta che notiamo la sua assenza è una pugnalata al cuore, ma chi combatte sotto il vile stendardo dell'ignoranza informatica non avrà la meglio.
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