Un anno è passato da quando Andrea e Donghae presero la decisione di andare a vivere a Busan, un anno lontano dalla famiglia.
Ma quando la famiglia chiama non puoi non rispondere.

Sarà un Natale speciale per loro.
Luci, neve, alberi natalizi, regali ma ancor più..
Amore.

La situazione era sempre più surreale, non avrebbero mai immaginato che in una sera del 31 Ottobre si sarebbero ritrovati nelle grinfie di uno psicopatico.
Credevano che queste cose esistessero soltanto nei film ma per loro quella era la vera e cruda realtà.

Avrebbe perso le ali.
Avrebbe vissuto una vita da umano.
Avrebbe lottato per ciò che gli era più caro.
Avrebbe ricordato in un modo o nell'altro?

Le sensazioni dopo la tempesta erano sempre qualcosa di surreale.
Leopardi era riuscito a catturare quelle sensazioni, quei sentimenti esatti quando scrisse "La quiete dopo la tempesta", realizzai che prima o poi dovevo tradurre quella poesia a Donghae.
Lui era la mia quiete ad ogni mia tempesta.

Kim Jongdae un artista di strada incompreso che si ritrova a scontare il servizio sociale presso un orfanotrofio dove farà una dolce e peccaminosa conoscenza.

Solo quando prese tra le braccia quel caldo corpicino in lacrime capì una cosa. Era diventato padre di una meravigliosa creatura e che, nonostante la sua giovane età, non avrebbe mai abbandonato quel piccolo fagottino paffuto, nessuna difficoltà lo avrebbe obbligato ad abbandonare le sue responsabilità come un codardo. Sarebbe stato padre fino a quando i suoi polmoni richiederanno l’ultimo frammento d’aria.
Era questo che pensò Kim Jongin cinque anni fa quando tenne tra le braccia il suo ometto.

Forse è lo spirito del Natale che porta alle persone ad essere più buoni.
O forse è semplicemente l'amore che decide di dare una seconda possibilità.

Due famiglie, un potere, un unica vendetta.
Forse non ti è chiara la mia presenza qui”
“Oh credimi, lo so, non preoccuparti”
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La forza del sangue, la grandezza dell'odio e la potenza dell'amore.
Fuori ormai splendevano gli ultimi raggi del sole come a testimoniare la fine di un’altra giornata. La luce del tramonto si scagliava sulla finestra e colpiva dritto il volto di un bellissimo e alto ragazzo che, con le sue grandi mani, andò a toccare la catenina a cui era agganciato un piccolo ciondolo che portava al collo.

“Non sei mio padre!” quelle parole uscirono fuori con fermezza accompagnate da nocche bianche visibili su pugni ben stretti.
Ed era vero, non era mai stato il padre del ragazzo, ma le circostanze fecero in modo che Kim Jongin si prendesse cura di lui.

“L’amore è una pianta di primavera che profuma ogni cosa con la sua speranza, persino le rovine dove si aggrappa.”
-Flaubert

La notte era più fredda del solito quella sera, mi strinsi nel mio cappotto uscendo dal casinò.
Presi un lungo respiro che lasciai andare buttando con esso tutta la mia stanchezza. Nel buio i miei occhi catturarono una piccola scintilla rossa, mi resi conto che apparteneva ad una sigaretta che un uomo, poco più in là, stava fumando. Ad un tratto questo lanciò qualcosa nella mia direzione. Quando l’afferrai notai che era una fiches.
Una fiches artigianale rossa.
Non era predisposta per il gioco d’azzardo, in essa c’erano delle iniziali K-J.

sono passati 5 anni....mi salverà da tutto ciò?
"Ho bisogno di sapere! Il mio cervello sta andando in fumo, più penso peggio è, dammi una risposta. Lei prima era scontrosa, scostante, irritante e poi si lascia avvicinare da me, per poi trattarmi in quel modo stamattina”
“Saprai aiutarla? Saprai stare in silenzio? Nessuno dovrà sapere che tu sai”

Quando la noia prende il sopravvento
in una giornata di piena estate...
Nascono storie che parlano da se

"Cos'è un nome?
Quella che chiamiamo "rosa"
con un altro nome avrebbe il suo profumo"
- William Shakespeare