«È una calma mattina estiva, e a bordo della Mobydick regna un piacevole silenzio.
"Marco, perché non vai a divertirti un pò insieme ai tuoi fratelli?" domanda il capitano, interrompendo il piacevole silenzio caduto fra i due dopo che il Primo Comandante si è seduto sulla spalla del padre, in forma di fenice.
"E rischiare di essere tirato in mezzo a qualche idiozia? No grazie-yoi. Preferisco godermi questo raro momento di pace."»

«Luffy ha sempre avuto un sogno: salpare in mare e diventare il re dei pirati, essere la persona più libera in tutti i pari e tutte le terre.
Adesso però che ha 25 anni e il suo corpo inizia a chiedere il conto di tutti gli sforzi che gli ha fatto fare, inizia a chiedere se ne è falsa la pena.
Sì lo so cosa pensate: Monkey D. Luffy che prova rimorso per qualcosa? Impossibile. Ma è così?»

«Studiare insieme ai compagni di classe in sala comune non è qualcosa a cui Izuku Midoriya è abituato ma di tanto in tanto, invece di studiare nella propria stanza in solitudine scende in sala comune con i propri libri, quaderni e penne.
Normalmente non c'è molta gente, in quanto molti preferiscono studiare nelle proprie stanze in solitudine o in piccoli gruppi per evitare distrazioni.
Ma oggi è diverso: è l'ultimo giorno per prepararsi per il test d'inglese di domani di Present Mic.
~
"Deku-kun non sapevo che ascoltassi questo genere di musica."
"Cos- Oh. Le cuffie non erano collegate bene."
"Già."
"E avete sentito la mia musica."
"Già."
"Per quanto tempo?"»

{Chanbaek} {AU!Post zombie apocalypse} {Implied mpreg}
«E' una fredda notte autunnale e per le strade di Seul -o quello che regna di quella città che ospitava milioni di persone- regna il silenzio.
"La vuoi smettere di fare la trottola e tirarti via tutta la coperta?" mormora Baekhyun, assonnato ed infastidito.
Chanyeol si ferma subito, come un bambino appena beccato dalla madre mentre fa qualcosa che gli era stato detto di non fare. "Scusa, è solo che oggi è proprio nuvoloso..." cerca di giustificarsi mentre guarda fuori, dove regna il buio.
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Sonno ormai sparito, sospira. Come ha fatto a non pensarci prima? Che stupido. Ha passato tutta la serata a lamentarsi col compagno del proprio mal di schiena, senza rendersi conto del suo malessere.»

Dal testo:
«“Luffy ti va di parlarcene? Di parlarci del tuo sogno?” gli domandano Robin e Nami, e tutti possono notare come l’espressione del proprio capitano cambi… Come diventi più seria, più cupa.
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“Oh… Vi ho svegliati, vero? Mi dispia-”
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Usopp lo interrompe prontamente. “Non devi scusarti, è normale fare dei brutti sogni.”
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“Luffy… Chi è Sabo?” gli domanda Zoro.
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Tutti si avvicinano di più al capitano, facendogli capire che non è più solo, che può parlare loro della propria infanzia e dei propri fratelli.»

Dal testo:
« "È proprio una bella giornata." dice tra sé e sé Marco, portando una mano sullo stomaco. 
"La giornata perfetta per morire." sussurra, poggiando la testa alla poltrona, chiudendo gli occhi e ascoltando le risate dei bambini che giocano nella piazza sotto casa.
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'Se solo potessi sentire un'ultima volta le loro risate. La sua risata', pensa. »

«"Hey Marco! Piove ancora fuori?" domanda Satch e se uno sguardo potesse fulminare, sarebbe gia polvere.
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Sapendo di avere l'attenzione del cuoco su di sé, Marco si siede accanto a Jozu il più lentamente possibile, facendo ridacchiare gli altri.
Tutti sanno che Satch è un uomo molto poco paziente.
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"Grazie per il tuo aiuto, yoi. È stato indispensabile, non so come avremmo fatto senza di te, yoi."»

[AU!Ereri | Parent!Levi] [+20.5k words]
Il piccolo supermercato in cui Eren lavora si trova di fronte ad una scuola materna, ed in un noioso pomeriggio autunnale osserva i genitori attendere il suono della campana per poter abbracciare i propri figli.
La sua attenzione viene attirata da un uomo rimasto fin'ora in disparte dagli altri genitori, e dalla bambina che corre fra le sue braccia.
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Dal secondo capitolo:
“Quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da me quando siamo fuori casa? Se lo fai un'altra volta ti verrò a prendere a scuola col passeggino.” la rimprovera il padre, indifferente all’espressione terrorizzata comparsa sul viso della piccola.
“Ormai sono grande per il passeggino, ho quasi cinque anni!”
“Ne hai fatto quattro lo scorso mese.” precisa il padre ed Eren scoppia a ridere, non riuscendo più a trattenersi.
“Cosa trovi di così divertente, moccioso?” domanda Levi e se uno sguardo potesse fulminare qualcuno, Eren sarebbe già polvere.»

[Accenni Zoro x Sanji]
«"Quindi se ho capito bene..." sussurra Sanji, massaggiandosi le tempie nel tentativo di mantenere l'autocontrollo. "Hai mangiato un frutto misterioso che per le prossime 24 ore ti permette di leggere nel pensiero delle persone?"
"Proprio così!" annuisce Usopp. "Riesco a sentire quello che state pensando in questo preciso momento!"
"A cosa sto pensando?" domanda Zoro, rimasto in silenzio e in disparte fino a questo momento.
"Buona fortuna Usopp! Tutti sanno che in quell'altra testa d'alghe non è mai passato un pensiero!" sbuffa divertito Sanji e se uno sguardo potesse fulminare, sarebbe già stato fulminato dalla suddetta testa d'alghe.»

[AU!LawLu]
«Quando in una fredda mattina invernale Luffy è entrato prepotentemente nella sua vita, incurante delle tante barriere che aveva posto fra lui e chi gli stava attorno, Law ha capito di avere ancora molto su cui lavorare prima di poter dire di essere un uomo paziente.
Dopo quasi due anni di relazione con il ragazzo con il cappello di paglia però, a Law piace pensare che nulla possa più fargli perdere la pazienza.
Ma oggi ha capito che si sbagliava.
Si sbagliava di grosso.
Cos'è successo?
Una parola da sole quattro lettere, che non dovrebbe mai essere associata a Luffy:
Ikea.»

[Post 3x01]
«Prima, quando eravamo in piscina, Bakugou lo ha chiamato 'Deku di merda', ma Midoriya ha continuato a chiamarlo 'Kacchan'." riflette Kaminari.
"L'hai notato solo adesso?" domanda annoiata Jirou.
"Lo chiama sempre in quel modo, sin dalla prima volta che è entrato in aula e ha visto Bakugou." aggiunge Ashido, e il resto dei ragazzi annuisce al ricordo.
"E questo non vi sembra... Strano?" domanda Kaminari. »

Levi vuole restare a casa, ma Isabel e Farlan vogliono uscire. Riusciranno a convincerlo?
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« "Ti ho già detto di no. Non ho intenzione di passare una delle mie serate libere in un locale pieno di mocciosi in preda agli ormoni che si strusciano tra di loro come delle scimmie." ripete per l'ennesima volta Levi, mentre fa zapping sul televisore.
"Ma fratellone..." si lamenta Isabel, cercando di convincere l'amico ad unirsi a lei ed il proprio ragazzo.
"Vieni Izzy, non possiamo costringerlo a stare con noi." interviene Farlan allontanandosi e portando la ragazza con sé, sapendo di aver toccato un tasto dolente per l'amico. »

[Lito/Hernando]
«"Dani! Chiama l'ambulanza!" sente Hernando urlare.
"No, non posso andare all'ospedale. Dobbiamo andare a Londra." sussurra Lito. "Ti spiegherò ogni cosa, te lo prometto."
[...]
Il tragitto da casa all’aeroporto è sembrato infinito agli occhi di Lito, sempre più nervoso: cosa succederà loro adesso? Come farà a spiegare a Hernando e Dani quello che sta succedendo? Gli crederanno?»