Erika Rogers è l'assistente del preside della scuola più rinomata del mondo. Ragazza dolce e sensibile ma con un carattere forte. Il suo passato è doloroso e secondo lei la sua storia d’amore è stata tutta una bugia. Il suo lavoro sembra andare per il meglio, ma le cose si complicano quando una mattina un ragazzo si presenta al suo cospetto contrariato dal fatto che lei abbia quel posto che secondo lui doveva essere suo. Tra i due non scorre buon sangue, anche perché tra loro è successo qualcosa in passato.
Dalla storia:
«Perché dici che è sbagliato?» domanda facendo un passo vero di me
«Noi non stiamo più insieme! Quello che facciamo non.. non va bene!» dico distogliendo il mio sguardo dal suo.
«Quindi non vuoi più che ti baci? È questo che voi?»
«No, non è questo -sospiro- ascolta vorrei proporti una cosa… più che altro un patto»
«Spara! »

Le parole di Luca non erano state offensive no di certo, mi sarebbe piaciuto comunque trascorre la serata con lui. Eppure le sue parole continuavano a rimbombarmi in testa
“Non vedo la necessità di festeggiare San Valentino, non credo ci sia nulla da festeggiare, è un giorno come un altro e di certo se ami una persona glielo dimostri tutti i giorni e non solo il quattordici Febbraio ovvero San Valentino. Quindi Alice dimmi perché lo vuoi festeggiare? Per me rimane un giorno comune”

Sappiamo tutti che i papà sono gelosi sopratutto se hanno delle figlie femmine.
dalla storia:
< La mia bambina avrà un ragazzo..e lui..lui..>
Samantha non seppe contenersi e si mise a ridere di gusto facendo accigliare il marito.
< Non c’è nulla da ridere..non voglio che nessuno tocchi la mia bambina!>
< Andrew amore, Grace ha solo cinque mesi, nessuno la toccherà>

Una festa in barca tra musica, alcol e sesso. Susan White decide di prendere una boccata d’aria per allontanarsi da quella musica assordante.
All'improvviso un’onda anomala travolge lo Yot su cui si trovava facendola cadere in mare. Tra urla e attimi di panico Susan si sente tirare per un braccio finendo a bordo di una scialuppa di salvataggio.
Ma la stanchezza per aver lottato con le onde prende il sopravvento impedendole di vedere il volto di chi la tratta in salvo. Ma prima di perdere i sensi Susan riesce a vedere una cosa, un tatuaggio..e poi il buio.
Tratto della storia:
«Chi sei? mi sembra di averti già visto» riuscii a dire con un filo di voce, mentre i miei occhi erano persi a fissare i suoi come ipnotizzata da quel colore del ghiaccio.
«Sei uno studente della Faber School? »
Sulle sue labbra spunto un sorriso, ma non uno di quelli normali. No, il suo aveva qualcosa di strano come se lui sapesse già che io gli avrei fatto quella domanda.
«Sapevo che me l’avresti chiesto Susan»

Cosa ci può essere di bello in un giorno di pioggia?
Semplice: può nascondere quello che gli altri potrebbero notare in una giornata di sole.
Che cosa? Le lacrime.
Ma è sempre così?
Dalla storia:
«Ti ho chiesto perché stai piangendo» disse il ragazzo facendo un passo verso di lei tenendo in mano l'ombrello blu scuro.
«I-io non sto piangendo» fece eco la ragazza tirando su lievemente con il naso.
«Si invece» rispose lui prontamente continuando a fissarla con i suoi occhi grigi.
«Non puoi saperlo..sta piovendo» ribatté prontamente la ragazza nel tentativo di non fargli capire che stava davvero piangendo.
«Vero. Ma hai dimenticato una cosa. La pioggia nasconde le tue lacrime, ma non nasconde il dolore che provi»

Chissà se in questo momento anche tu stai guardando fuori dalla finestra e magari stai pensando a me. Scuoto la testa cercando di cacciare quel idea. Lui non sta pensando a me, non gli importa minimamente di cosa faccia o di come mi senta.
Non gliene è mai importato.
Dalla storia:
«Non posso credere che tu stia buttando tutto all'aria per una cosa successa tre anni fa»
«Tu hai fatto esattamente la stessa cosa! Ti ho detto che ti amavo e non mi hai degnato di una risposta, te ne sei andato!» dissi prima di uscire da quella stanza che mi stava soffocando.

Perdona la mia debolezza ma per me è difficile nascondere quello che provo, non voglio lasciarti andare io ti Voglio nella Mia Vita, ma questo non accadrà mai. I bei tempi e quelli brutti li abbiamo trascorsi insieme,mi hai sempre aiutata e mi hai sempre confortato; poi io come una stupida mi sono innamorata perdutamente di te!

Luke e Cassie.. sono due adolescenti, cosi uguali ma anche così diversi; Lui bello e strafottente forse anche fin troppo. Lei bella e dolce a volte fragile e a volte grintosa. Vivono insieme sotto lo stesso tetto..eppure non hanno nessun legame di parentela..loro non sono davvero fratelli. Sono Fratellastri. Si conoscono da ben quattro anni ma tra di loro ci sono sempre stati solo battibecchi. Tra loro potrebbe nascere qualcosa? Sarà un amore possibile o impossibile? O si odieranno per sempre?
Dalla storia:
“Cassie..non vedo che problemi tu ti faccia, non siete veramente fratelli.”
“E una cosa complicata”
“Sei innamorata di lui?”
***
“Smettila di fare la bambina!”
“Il bambino qui sei tu!”
“Io mi preoccupo per te..sei mia sorella!”
“No!..tu non sei mio fratello”

Tutto è iniziato per gioco. Un gioco piuttosto pericoloso; perché si sa .. quando si gioca con i sentimenti qualcuno finisce con lo scottarsi. Ma nessuno dei due ha fatto i conti con il destino. E se uno dei due alla fine perdesse? Cosa potrebbe succedere? e soprattutto l’altro come reagirebbe?
Manuel:scommetteresti?
Mia:cosa?
Manuel:che ti potrei far innamorare di me..
Mia:non ci riusciresti mai *ridendo*

E’ passato solo un anno dall’ultima volta che ti ho visto e ancora il tuo ricordo è impresso nelle mia mente. È come un ricordo lontano ma allo stesso tempo vicino. Ci sono persone che non si vorrebbero mai incontrare per paura di perderle o di sentire la loro mancanza una volta che se ne andranno, ma il destino ha voluto che noi ci incontrassimo. Abbiamo trascorso i momenti più bella della nostra vita insieme.. e mi domando di continuo se tu possa ricordarli.. nel luogo in cui ti trovi ora.

Dopo due anni il tuo unico amore torna. Luogo, giorno e tempo sono li stessi di quando lui se ne è andato. Ma si sa.. quando un legame è così forte niente si può evitare.
Manuel:avevo solo paura
Mia:paura di cosa?
Mnauel:paura di pederti..