TRATTO DAI CAPITOLI SUCCESSIVI
“vedere ma non toccare, ricordi?”
“oh, questa regola mi ha davvero stufato!”
Non ebbi il tempo di controbattere che mi ritrovai sulla parete della cucina, le sue mani esploravano ogni parte del mio corpo e le nostre labbra erano ormai unite da una foga inspiegabile. Avevo inventato io questa regola, ma non vedevo l’ora che Justin la infrangesse.
Ogni suo tocco mi provocava un genere di piacere mai provato prima. Dovrei odiarlo più spesso.

Paura della mia immagine
Paura della mia immaturità
Paura del mio soffitto
Paura che morirò di incertezza
La paura potrebbe essere la mia morte
La paura porta all'ansia
Non so cosa ci sia dentro di me
Non dimenticarti di me
Anche quando dubito di te
Io non sono un bene senza di te
La temperatura è in calo
Non sono sicuro se potrò vederla mai fermarsi
Stretta di mano con le parti oscure dei miei pensieri, no
Tu sei tutto quello che ho, no
Non dimenticarti di me
Anche quando dubito di te
Io non sono un bene senza di te
Rosicchiando i vescovi
Graffiando a modo nostro il loro sistema
Ripetendo frasi semplici
Qualche santo ha insistito
Voglio che le marcature fatte sulla mia pelle
Significhino qualcosa per me di nuovo
Spero che tu non te ne sia andata senza di me, per favore.

-smettila, Austin. Adesso sono cosi. Quello succedeva cinque anni fa quando i miei genitori erano vivi, quando mio fratello era il mio migliore amico e non si era trasferito a Londra perché aveva paura di me, quando eravamo amici e non mi picchiavi, quando mi adoravano tutti, quando non mi tagliavo. Austin io SONO una storia triste!-

Qualcosa o qualcuno aveva stravolto il tempo, nessuno sapeva cos’era; nel silenzio più assoluto si intravedeva un fagotto che emetteva una forte luce fra il buoi della città. Solo un pazzo potrebbe fare un bambino in questo periodo cosi oscuro. Forse, per quell’altro mondo, è qualcosa di estremamente importante, o forse lo è per questo. Il fagotto si poggia sull’uscio della porta 21 e, come per magia, suona il campanello e qualcuno apre: un vecchio omaccione che potrebbe essere sulla quarantina, pieno zeppo di peli, prende il fagotto in mano e vede una bimba. Vi presento Charlie.

Mi piace stare con Keaton, è cosi dolce.
Adoro Wesley, è carino quando vuole.
Drew? Drew è lo stronzo dolce che amo alla follia.
Chi sono loro? I miei migliori amici, esatto, e rimarranno tale.

diciamolo, anche se lo odio, chi non avrebbe bisogno di Austin Mahone?

Il mio migliore amico è qualcosa di disumano.