bluecannabis
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Da piccolo confondevo il francese con il dialetto della mia città; sono entrambe molto simili, sopratutto nella parte numerale. Non distinguevo il triste dall'arrabbiato; spesso notavo lacrime sprecarsi durante un grido, un urlo furioso. Mischiavo il volersi bene e l'amarsi; "voglio un bene estremo a tua nonna", ciò mi condusse alla conclusione che stesse a dire "amo estremamente tua nonna". Una volta sentii mio fratello parlare di omosessualità coi suoi amici, ed io ero convinto stesse a significare "essere fidanzati", "essere innamorati". A quel tempo anche io ero unito particolarmente ad una bambina della mia stessa età, così saltai su e mi dichiarai gay davanti a tutti, pur non conoscendo il vero significato. Da piccino parecchie cose erano inconsce al mio sapere, così imparai a domandare, qualsiasi cosa mi passasse per la mente. E nel domandare, scoprii man mano più cose. E nello scoprire, voletti provare. E così il lungo e pesante cammino che la vita mi aveva riservato, si fece più chiaro sotto i miei passi. Tutt'ora, spesso ancora confondo il dialetto col francese. Spesso non distinguo il triste dall'arrabbiato; penso siano mischiati, in un qual modo. Spesso mischio il voler bene e l'amare, spesso le mie labbra abbandonano un "ti amo" a chi voglio un bene soprannaturale. Ancora oggi sono convinto che l'esser omosessuali, non significa principalmente gradire ciò che il proprio stesso sesso possiede tra le gambe, ma ciò che possiede nel cuore. Ancora oggi penso che non ci sia nessuna differenza tra l'essere "innamorati", e l'essere "gay". Ci sono milioni e milioni cose che non riesco a comprendere di questo mondo, e che penso mai riuscirò a trovare. Probabilmente dovremmo solo esser tutti più curiosi, invece che giudicatori. Probabilmente questo non è un posto disegnato per me. Piacere, io sono un'anima in cerca di fuga, abbandonata a marcire in questo corpo terrestre. Non ho un nome né un cognome. Bramo la libertà dal primo giorno in cui son stato rinchiuso, pur se io voglio prima imparare - imparare ad ascoltare, amare, modificare. Scrivere mi rende un essere libero, pur non possedendo un ricco vocabolario. Buona vita a tutti.

Caro diario,
piacere, il mio nome è Çharlie Piché. Çharlie Rose Piché; sono nata in Francia. Mi trasferii qui in America quando ero piccolina, con l'intera mia famiglia.
Mio padre morì poco dopo l'arrivo.
Mio fratello più grande scomparve una notte, pochi mesi prima del mio trasferimento, e nessuno ricevette più sue notizie.
A quei tempi ero una ragazza di 21 anni, abitavo con l'unico amico che m'era rimasto, in un appartamento situato poco vicino a Mississipi.
Da sempre mi consigliano di provare a scrivere, ed io vorrei davvero sentirne la sensazione. Ma non racconterò interamente le mie avventure; mi concentrerò più su altre, passatemi davanti durante il mio cammino. Non saranno le solite fiabe che si raccontano ai bambini - molte di esse non contengono un qualsiasi lieto fine.
Ancora ricordo quel giorno di Luglio...
Autore: bluecannabis | Pubblicata: 03/02/15 | Aggiornata: 03/02/15 | Rating: Rosso
Genere: Dark, Sentimentale, Triste | Capitoli: 1 | In corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Gender Bender, Violenza
Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction |  Leggi le 0 recensioni