Appoggiò la lama sulle braccia esili, tremando. Non era una soluzione, lo sapeva, ma solamente un sedativo. Avrebbe vissuto qualche minuto di depurazione, con quella strana sensazione di svuotamento che le ovattava la testa.
La appoggiò e, con più forza, la spinse contro la pelle, in orizzontale, da un lato del polso all'altro.
Faceva ancora male, nonostante non fosse più la prima volta. La carne tirava, bruciava, formicolava.
Singhiozzò, gli occhi così inopportunamente asciutti, così aridi.
Il sangue affiorò lentamente da quel taglio, all'inizio sotto forma di puntini di inchiostro rosso; poi, ad un secondo sfregamento della lama, scivolò sull'avambraccio come un rigagnolo scarlatto.
Era solo un modo di punirsi, di sentirsi così paradossalmente insensibili al dolore. Eppure, quel giorno, chiusa nel bagno della scuola, aveva il pressante desiderio di tagliare più a fondo e secondo una direzione diversa, una direzione pericolosa.
Il sangue era un pretesto per piangere; quelle erano lacrime, ed erano rosse perché altrimenti non sarebbero mai scaturite dai suoi occhi.
(...)
«Farò tutto quello che posso per togliere quelle maledette parentesi prima della parola vivere e far sì che non sia più sopravvivere.»
Autore:
_FallingToPieces_ |
Pubblicata: 11/10/17 | Aggiornata: 11/10/17 |
Rating: Arancione
Genere: Angst, Generale, Malinconico | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Categoria:
Storie originali >
Introspettivo | Leggi le
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