"...sgozzare maiali con un tagliacarte nelle mani di chi ha perso la sua umanità..."
Non c'è una trama, è più uno sfogo, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate voi, carissimi lettori.

Cosa succederebbe se un' affascinante e promettente biondina (Samantha Jhonson) entrasse nella cerchia di amici di Johnny Depp? Cosa succederebbe se diventasse la migliore amica di Helena Bonham Carter? La vita della bionda diventerebbe problematica dopo aver scoperto che la madre...?
Ho passato intere serate (in camera, al buio, sotto le coperte e in dormiveglia) ad immaginare cosa succederebbe, e, con mia sorpresa, in un paio di settimane sono riuscita ad immaginare sei anni della vita di questa ragazza inventata, con tutte le sue sfumature. Finalmente, ho deciso di scrivere questa storia... spero vi piaccia.

Una romantica, ma drammatica Dramione ambientata nel sesto anno a Hogwarts dei due.
Scritta a quattro mani con StarryNight, che mi ha proibito di essere eccessivamente crudele.

"...Ah, l'orizzonte. Separa due mondi così vicini, ma così diversi e lontani. Quanto può nascondere una linea immaginaria che volendo si può raggiungere e varcare? Inutile chiederselo, perché ne verrebbe un'altra, e si giungerebbe alla fine solo quando si è ormai troppo vecchi e stanchi per continuare a cercare. Ma lei non si stancava mai, probabilmente perché veniva dall'altro lato dell'orizzonte..."

Dal testo:
"Bellatrix era sveglia già da un'ora, ma non aveva voglia di alzarsi. Da tempo il suo padrone la teneva allo scuro di tutto, e non sapeva perché. Lei era sempre stata la sua mangiamorte preferita, ma di questi tempi sembrava che lui si fidasse di più di Piton da quando aveva ucciso quel vecchio di Silente, l'anno prima. Piton. Solo sentir pronunciare quel nome le dava il voltastomaco, lei sapeva che quel leccaculo tramava qualcosa. Possibile che il signore oscuro fosse così ceco?!"

"...Da piccola era sempre imbambolata a guardarle, ma non le coglieva mai. Non per paura di pungersi con le spine, ma per il terrore di rovinare una creazione così elegante. Quelle rose erano di un rosso intenso, un rosso come quello del sangue, come quello dei capelli di Ginny..."

Lettera di Fred a suo fratello George.