Piccolo spaccato di vite. Persone tanto distanti tra loro per mentalità, condizione sociale e speranze, si trovano a condividere l'intera mattinata tra loro, a scuola. E ognuno, che lo voglia o no, porterà un piccolo "marchio" indelebile per ognuno dei suoi compagni, per sempre: sono tutti sulla stessa barca. Omaggio al sistema scolastico italiano, dove la "classe" è un organo stabile e duraturo negli anni, un embrione di società.

Se la libertà, da possibilità di scegliere il meglio per sè, diventa un tentennante vagare senza strumenti per poter fare nient'altro, allora diventa la più cattiva prigione.

"Fra quei ricordi c‘eri anche tu, sorridente accanto a una me che quasi stentavo a riconoscere. In un appunto, su un post-it a forma di cuoricino, i nostri nomi e la nostra data. E il tempo può essere tiranno, molto, ma i nostri anni passati così bene non ce li potrà mai strappare dalla mente."
A voi la scelta: come volete che finisca? Suggeritemelo con le vostre numerosissime recensioni. BUONA LETTURA!!!!!!!!!

Le mie prime poesie. Figlie di notti insonni.

Stile, scarno, in cui passato e presente si susseguono e si intrecciano, per provare almeno a rendere uno dei sentimenti peggiori: il SENSO DI COLPA. La narratrice si è infatti accorta troppo tardi che una persona a lei vicina aveva bisogno d'aiuto... Senza ormai poter fare più niente, se non vedere la morte impossessarsi della loro felicità.
Ecco come, in terza media provavo ad esprimermi. A distanza di tanti anni, ho ritrovato questa poesia dimenticata, e l'ho riscoperta con piacer, vedendo quanto già le mie "frasette" potessero avere senso.

poesia d' amore sconvolgente,poichè si gioca sul tema "immortalià", amore infinito sebbene in un contesto spazio-temporale tiranneggiato dal susseguirsi di istanti. SOno ben accetti suggerimenti

Sublime non è lo stile perfetto che non ho: sublime è l'amore. Come in chimca la sublimazione è il processo che vede un corpo solido trasformarsi direttamente in aeriforme, l'amor sublime è un qualcosa di concreto che può svanire... lasciando solo la scia del suo profumo.

Che dire... Questa poesia è nata perchè doveva nascere, come un bambino, stava troppo stretta nei miei pensieri: doveva uscire. Scusate se lo stile non è perfetto, ma non ha lasciato nemmeno che la modificassi!

La guardò a luogo, con l’aria di quando la prendeva in giro, però alla fine… La baciò. Un silenzio “pieno” ed elettricamente appassionato si irradiò lì per lì per un attimo, come se dovesse essere seguito da infiniti altri. La sera qualcuno li accompagnò a Gabicce, alla Baia. Ballarono, il suo corpo innamorato e sciolto sulle note di quello di lui, deciso, distratto da danze che lei non poteva vedere. E sulle più belle note di Emanuele Inglese nessuno notò tra tanti bagliori quello di due giovani lacrime infrangersi preziose.

Poesia introspettiva nell'anima di una ragazza bella, bellissima, la più bella di tutte. talmente bella che tutti, lei compresa, si sono dimenticati della sua anima.

Una pagina di diario, assolutamente non autbiografica, in cui ho cercato di esprimere al massimo quello che può significare l'amicizia.

Vi è mai capitato, al sabato sera, di andare coi vostri amici in una qualche discoteca della riviera e ritrovarvi a far la fila all'ingresso con dei "bambini" di 14 anni? Chi capisce la situazione sa anche lo svolgimento della serata: drink dopo drink non si accontentano di bere per "farsi grandi", non per ubriacarsi, solo per "sballare"... Ogni volta! Non so a voi, ma a me fa una tristezza difficile da spiegare...Ci provo con questa poesia scritta di getto, non siate troppo dolci nelle recensioni, ma recensite! Ah, ultima curiosità... nel locale qui nominato, la Mecca, l'altro giorno han fatto una retata cn cani antidroga e tutto il resto... L'hanno chiuso, dopo aver trovato circa una quarantina di under16 ubriachi... e qualche altra cosina. Adesso ha già riaperto, comunque per chiedere da bere adesso vogliono un documento... Chissà, forse la mia poesia sarà servita a qualcosa???

Tipico delirio collettivo da Liceo Classico Tra il Manzoni e Le rime de "il passero solitario" di Leopardi