Una scrittrice smemorata e pure sbadata. Avrà il tempo di scrivere una storia breve prima di dimenticare ciò che ha scritto?

Livio Roversi ha perso dei documenti importanti per l'azienda per la quale lavora. Nel tentativo di recuperarli finirà in una situazione inaspettata.

♫ Storia partecipante al contest “Darkest fantasy” indetto da Dark Sider sul forum di EFP. ♫
«Ripetete dopo di me, principessa. Giuro solennemente su fiori, alberi e ruscelli che non rivelerò i segreti di questo regno.»
«Giuro solennemente su fiori, alberi e ruscelli che non rivelerò i segreti di questo regno.» affermò lei formale, un po’ confusa.
Sentì profumo di fiori e di erba bagnata. Davanti ai suoi occhi comparvero centinaia di piccole fate, mentre il verde della foresta si illuminava con i colori di mille magici fiori che non aveva mai veduto in vita sua. Si presentò a Rhoséd cerimoniosamente, sperando che la normale etichetta andasse bene con le fate, ma Maith la prese in giro, insegnandole che alle fate non importava null’altro che della sincerità del cuore degli esseri umani.

Fin da quando Jesse si è trasferito nella sua nuova scuola, Daniel ha cominciato a tormentarlo e non perde occasione per rendergli la vita difficile. Ma Daniel ha qualcosa in mente, e Jesse ci metterà del tempo a capire le ragioni che si celano dietro il comportamento del compagno...

Morgan viene abbordato in spiaggia da un affascinante sconosciuto che considera un po' grande per lui... e se le avventure estive non fossero fini a se stesse? Quante cose si nascondono dietro a ciò che ognuno di noi mostra agli altri ogni giorno?
[Se tu volessi fidarti di me...]

Io lavoro al bar di un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l’amore
vanno su e giù coppie tutte uguali
non le vedo più manco con gli occhiali.
Ma sono rimasto lì come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino...

“... e ha portato il fratello con sé. Ascoltate di nuovo la storia che di questa gente non narra gloria ma un legame profondo che ha sfidato il mondo.”
Shark sussultò quando l’altro si interruppe, guardandolo sospettoso.
“Chi sei, angelo bianco? E che ci fai tu qui?” domandò accigliato.
“Shark. E volevo... non lo so neanche io.” rispose incerto.
“Shark... io sono Dankar, e tu non dovresti essere qui.”
“Hai ragione.” sospirò rassegnato Shark vedendo che il ragazzo aveva tirato fuori la spada. “Ma voglio sapere cosa narrava ciò che cantavi alle stelle.”
Dankar rise, riponendo la spada.

“Aspettate”, disse una donna. “È solo un bambino, e poi è così piccolo... che male può fare?”
Tutti risero e nessuno si mosse, ma fu il re a risponderle, dato che passava di lì proprio in quel momento per studiare la situazione. “E che cosa dovremmo farne?!” chiese in tono ironico.
Il re esitò un istante, dato che avvertiva qualcosa di strano e indefinibile, ma infine alzò la spada.
“Aspettate.” disse una voce infantile.
Era il figlio del re, Arkalis, un bambino di appena sei anni che brandiva già con orgoglio la sua spada, pronto a far strage fra i nemici del suo regno e della sua razza.
“So io cosa farne. Lo voglio per me, come mio oggetto.”

{Impalpabile ma presente. Speciale nella sua premura.
Gentilezza intatta. Pacato alito di vento.
Analisi della trasparenza.}

Due ragazzi, adolescenti, due bellissimi ragazzi. Entrambi si fanno notare, e in particolare uno dei due attira l'attenzione dei più. I suoi capelli lunghi, castani, lisci, e sicuramente morbidi al tatto, la sua corporatura abbastanza esile, la forma della sua figura perfetta. Ride insieme al suo compagno di stanza, probabile suo migliore amico, e ogni tanto si voltano a guardare Robert, fermo ad una certa distanza. Ma a lui non importa di apparire patetico, perché è troppo impegnato a pensare a quel che gli è accaduto qualche giorno fa.

Due one-shot sul medesimo momento: gli ultimi episodi della seconda serie, in particolare il 20, dal punto di vista di Brian e dal punto di vista di Justin.

Sì, è così: le persone che ti comprano oggi scorderanno il tuo volto domani.
Non si chiedono il motivo per cui lo fai, non indagano sulle tue ragioni, perché ognuno pensa solo a se stesso; è così che va il mondo. Però, talvolta può anche capitare che qualcuno provi ad interagire anche a livello umano, ma solo per il puro e semplice bisogno di riempire il vuoto della sua vita. Dopotutto, il sesso non basta mai a nessuno, per vivere... c'è bisogno anche di altro.
[...] Dal punto di vista puramente estetico sono quanto di più bello un uomo possa desiderare: sono alto, definito al punto giusto nei muscoli, sottili ricci neri mi circondano dolcemente il viso, colorito come potrebbe esserlo quello di un bambino. E la mia pelle è perfetta, tanto che sembra avere una luce propria, data dalla mia incredibile bellezza... potrei anche innamorarmi di uno così, se non fossi io, e soprattutto se non facessi così schifo. Marcio fuori, ma forse anche dentro ormai.

Un giovane cantante ha lasciato la sua casa per fare fortuna, e adesso che ritorna trova un ragazzo che aveva lasciato bambino sul molo... e per celebrare qualcosa di nuovo, il ritrovamento del suo spirito, scrive una canzone ^^

Lei lo ama. Lui no. Lei si pone le domande...non sa perché lo ama, ma sente il bisogno di esprimergli ciò che prova. Lui si sente vuoto...
Lui è un crisantemo silenzioso, perché è delicato come un fiore e silenzioso nella sua timidezza.
(nota:il crisantemo è simbolo di ciò che sapete qui da noi, ma in altri paesi ha altri significati, anche positivi!)
Un breve (brevissimo ^^) pov della dolce fanciulla...e vogliatemi perdonare, ma è davvero sdolcinatamente disperato, lettore avvisato! ^^

[Tu bambina, tu ragazzina, tu donna.]