[...]Si portò una mano alla fronte bisbigliando qualcosa che aveva tutta l’aria di essere un “cosa cazzo ho detto”. La aiutai a stendersi di nuovo e questa volta non fece storie. Era davvero divertente, quella ragazza. Certo un po’ acida, ma erano proprio il suo modo di essere acida e i suoi comportamenti strafottenti a renderla divertente, divertente e terribilmente sexy. I capelli castani, più chiari alle punte, erano sparsi disordinatamente intorno al suo viso, gli occhi blu erano fissi nei miei e le labbra erano serrate. Sorrisi. Ma sembrava che ad ogni mio sorriso lei si innervosisse ancora di più[...]