Con l'espressione massacri delle foibe, o spesso solo foibe, si intendono gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, "foibe". [da Wikipedia]

Assonanze, consonanze, l'intrepida e incommossa avventura per i colli silvestri. Siete pronti per la caccia?

Pindarico viaggio alla ricerca di una musa in un borgo medievale.

Grottesco scambio di battute fra un omino fiero della sua curiosità e del suo convenzionalismo e un alcolizzato con la testa pesante e i piedi al posto dei capelli. Il che potrebbe benissimo risultare come un dialogo fra uno sterile commesso bancario e un Dio in potenza, non ancora conscio di poter essere Dio in atto.

Cosa è l'infanzia ora, quando si cresce e si strappa dai giorni nulla più che la buccia di questi frutti senza nemmeno riuscire a sfiorare la polpa succulenta?

Il pacchetto mi guarda. Ancora una. Sfiziosa.

Non è la tragedia di un tornado, come la nostra rabbia proletaria, è una sottile e subdola neoplasia ai polmoni che cova e non si palesa fino all'ora X; fino a quando giureremo di non aver fumato così tanto per meritarci un cancro.

Facciamo splendere
di bronzo squillante
le montagne minuscole
dei nostri padri
e con un coltello affilato
distruggiamole

Mi stringo lo stomaco con la mano destra. Me lo stringo forte, per sentire dolore, ma è inutile. Non mi sento meglio.

Lo psicologo mi disse che quando scrivo creo un personaggio con delle enormi "barriere mentali" -usò questo termine "fra virgolette"- poiché sono condizionato dalla paura inconscia dell'altro.

Epicuro sentenziò: -Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.-, ma Suro dissente.
La vita passa, crediamo abbia senso, ci illudiamo che valiamo qualcosa, e invece...

Questa è una raccolta di racconti personali, poesie e pensieri che ragiono quando sono fatto. Lo scopo è puntare la lente di ingrandimento sulla psiche di un individuo durante uno stato d'alterazione mentale causato da sostanze psicotrope. Magari a volte sembreranno frasi sconnesse e ridicole, ma spero comunque vi piaccia.
Mattia.

Negli occhi ha qualcosa di mio.

Lo scrittore è felice?

Fisso il sole nascente dalla terra dell'imbrunire,
i radi raggi morire sul prato spento.