What if?
E se la storia fosse andata diversamente?
Se Clarke Griffin non fosse vissuta nello spazio durante tutti quegli anni, se i suoi antenati fossero stati tra i pochi sopravvissuti alla tempesta nucleare che ha distrutto la terra?
Se Clarke fosse stata una terrestre, sarebbe andata diversamente?
E se..Clarke fosse stata una sangue nero, come sarebbero andate le cose? Quale sarebbe stato il suo rapporto con Lexa?
Ho provato a scoprirlo con questa ff dando sfogo a tutta la mia fantasia, enjoy!

Raccolta di one shot senza pretese. Ambientate in universi alternativi dove Clarke e Lexa non hanno doveri verso nessun popolo, dove non ci sono regine del ghiaccio da uccidere e città artificiali da distruggere. Solo Clarke, Lexa e il loro amore che nasce e viene vissuto in maniera diversa a seconda dell'universo in cui la storia prende vita.

Clarke Griffin e Lexa the commander si sono incontrate, nonostante l'universo abbia fatto di tutto per separarle.
Non solo il capo del popolo del cielo e il capo dei terrestri si sono incontrati, ma si sono anche innamorati.
Ma cosa sarebbe successo se la 13° stazione in origine non si fosse mai staccata dall'arca? Cosa sarebbe successo se anche Lexa fosse stata fra i 100 delinquenti spediti sulla terra?
-----------------------------------------------------------------
FF dove le clexa appartengono entrambe all'arca e ai 100.
Nata come one shot, ma ciò non toglie che io possa benissimo renderla una long!

Il rapporto fra me e Lexa è sempre stato così: fatto di sguardi, di silenzio, di parole non dette.
E' per questo che cerco di comunicarle il più possibile attraverso il mio sguardo, sperando ardentemente che lei capisca
-Ti amo così tanto.-

Alla fine il suo rapporto con Sam era sempre stato un susseguirsi di step, che si susseguivano tra di loro in maniera inevitabile e scontata.
Migliori amici, coppia, fidanzati e ora il matrimonio. A volte pensava a quanto si sarebbe dovuta sentire diversa, a quanto avrebbe dovuto bruciare d’amore per lui ogni volta che questo puntava i suoi occhi verdi nei suoi, pensava che avrebbe dovuto bruciare di passione ogni volta che facevano l’amore e pensava che avrebbe dovuto bruciare di gelosia quando le sue amiche facevano le stupide oche con lui.
Le sarebbe dovuto mancare il fiato. Ma non era così.
Ogni volta che era con Sam, provava solo un grandissimo affetto per lui. E le bastava, almeno così credeva.
Fino a quel giorno.
//FF interamente basata sul film "Imagine me and you." Per grandi linee seguirà la storia del film.

“Ed io, ti amerò fino all’infinito, Santana Lopez.”
E quella dichiarazione d’amore, così spontanea, così alla Brittany, così ovvia in fin dei conti, ti smuove qualcosa dentro. Improvvisamente, ti rendi conto che c’è davvero solo una cosa che può separarvi dall’unire all’infinito le vostre anime, improvvisamente capisci che c’è solo un modo per rendere Brittany, la donna della tua vita, tua per sempre.

“Brittany S Pierce, vuoi sposarmi?”
Senti quelle semplici parole rimbombare in tutta la stanza, e improvvisamente siete solo tu e lei, così come è sempre stato.
********
Non so in quanti di voi abbiano visto il promo della 6x03, ma quella dannata scena di pochi secondi è bastata a fottermi il cervello e a portarmi a scrivere questa os.
P.S. Potrebbe essere considerato SPOILER per chi non sta seguendo glee al passo con l'America.
P.S.2 BRITTANA IS ON, BRITTANA WAS ALWAYS ON.

“Fanno così schifo i miei baci sul collo?” chiese Santana divertita, appoggiata allo stipite della porta. Brittany percorse il suo corpo con lo sguardo: le gambe erano completamente scoperte e indossava solo l’intimo e una camicia a quadretti che lasciava scoperto gran parte del suo generosissimo seno. Sorrideva socchiudendo gli occhi e facendo formare quelle due splendide fossette agli angoli della bocca che Brittany amava tanto.
Quando Santana vide lo sguardo confuso della moglie indicò con il capo qualcosa vicino le sue gambe. Qualcosa che si rivelò essere un batuffolo bianco con un paio di occhi luminosi che la fissavano impaurito.

Santana sospirò di nuovo. Già, aveva avuto la grandissima fortuna di ammalarsi proprio la settimana in cui i ragazzi del glee club avevano organizzato una gita in campeggio per celebrare l’inizio dell’estate.
Così, la seconda sera si era ritrovata stesa a fissare la tenda, al buio, e con la febbre alta.
Fortuna che c’era Brittany.

Tutto ciò che fa l’amore è irrompere, e bruciare e finire. Ma un mercoledì, in un bar…l’ho visto ricominciare di nuovo.

Santana ne aveva baciate di labbra. Labbra di ragazzi si intende, ma ne aveva baciate tante, davvero tante.
Aveva addirittura perso il conto. Ma nessun tipo di labbra sapevano come quelle di Brittany.
Ma il punto non era questo: nessuno l'aveva mai fatta sentire in quel modo semplicemente baciandola.
Si era sentita..viva. Come se avesse dormito per tutti questi sedici anni della sua vita, e quel bacio l'avesse svegliata. Come quando succede nelle favole che il principe azzurro corre dalla sua principessa e la bacia, spezzando l'incantesimo e riportandola nel mondo reale.
Ecco, Brittany era il suo principe azzurro. O principessa, magari.

Era assurdo. Santana era finita a letto con una sconosciuta, che poteva essere una principessa, o un angelo o qualsiasi altra cosa al di fuori di questo mondo, perché ormai ne era certa, la bellezza di quella ragazza era disumana, e ora ci aveva anche rimediato un appuntamento. Senza ancora sapere il suo nome, naturalmente.

Santana Lopez odiava gli animali. Odiava ogni tipo di bestiolina pelosa, a quattro zampe, a due, con le ali e così via. Di conseguenza, se c’era un posto che detestava era lo zoo. Non solo per gli animali, ma anche perché guardare, per esempio, delle scimmie spulciarsi in una scatola con le sbarre non era decisamente il massimo del divertimento per Santana. Non ci avrebbe mai messo piede in un luogo simile, neanche per tutto l’oro del mondo.
Ma forse per una persona avrebbe potuto fare un’eccezione.

Brittany ridacchiò e disse in un sussurro “non sai proprio resistermi, Lopez.”
E questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Santana si avventò sulle labbra della donna di fronte a lei con un impeto e una passione indescrivibile, con una foga che non faceva affatto parte dei baci dolci e lenti che le due donne si scambiavano la mattina nel loro appartamento, sotto le lenzuola, prima di cominciare una normale giornata di lavoro.