Quando i pensieri si fanno troppo densi, scrivo. O almeno ci provo.
Non c'è una vera trama, ma una storia dietro tutto questo esiste, e così delle persone in carne ed ossa, in costante ricerca di se stesse. E poi ci sono io, che sarei il collante, o almeno quello sarebbe l'intento.

"E poi… il respiro mozzato. Perché sebbene fosse buio non potevo fingere di non vederti, di non riconoscerti. Il buio non basta, il buio della notte non è nulla in confronto a quello che ho visto nei tuoi occhi, quando ancora stavi male, e io non sapevo aiutarti."
Nessuna pretesa, solo una serie di déjà-vu che continua a torturarmi da diverse sere e non potevo non mettere per iscritto... è una serie di riflessioni, in cui forse alcuni di voi si riconosceranno.