“Prigionieri?” ripeté Laxus, perplesso.
Macao si grattò la testa.
“Ah, già, tu non lo sai... il Master ha dato ordine di catturare e mettere in cella tutti gli Spriggan 12 che tu e gli altri avete sconfitto. A parte una di loro che è sotto la custodia di Natsu e Lucy, gli altri sono tutti nostri prigionieri”
Laxus fece un cenno d'assenso, chiedendosi se avessero catturato anche quel matto che gli aveva dato del filo da torcere e che aveva fatto del male ai suoi Raijinshuu. Alzò la testa e prese una decisione.
“Va' pure a riposare, ti do io il cambio”

Cosa succede se scrivete i nomi dei personaggi maschili di Fairy Tail su dei bigliettini, li buttate in una scatola, mescolate bene e ne pescate due a caso? Semplice! Escono le coppie più crack di sempre!

Seduto a uno dei tanti tavoli assieme ai suoi compagni di Crime Sorcière, Midnight studiava già da un bel po' la gente che affollava la gilda, osservando in particolare gli uomini e valutando se ce ne fosse qualcuno degno di essere portato a letto. Se tutti avevano bisogno di cibo e riposo, lui aveva bisogno di un altro tipo di sfogo per sentirsi pronto ad affrontare un'altra giornata di battaglie.
D'un tratto due maghi in particolare attirarono la sua attenzione, scatenando in lui le più perverse e proibite fantasie: Laxus Dreher e Gajeel Redfox. Decise che quella notte li avrebbe avuti entrambi.

Gajeel quasi non credeva alle voci che gli aveva riferito Lily, secondo cui Laxus e i Raijinshuu si erano uniti ai Blue Pegasus. Andiamo, chi avrebbe mai creduto che i matti di Fairy Tail potessero entrare in quella gilda di fighetti e damerini? I maghi di Fairy Tail erano abituati a risse da taverna, non a posti del genere pieni di gentaglia con la puzza sotto il naso... vero?

Spin-off della mia precedente fanfiction "Fairy Jail". Cos'è successo ai nostri delinquenti preferiti dopo la sconfitta di Acnologia? Come si sono goduti la tanto ambita libertà?

Gajeel voltò la testa sul cuscino, guardando il Dio del Tuono. Era una sua impressione o gli era parso di sentire un'implicita proposta? Dall'occhiata eloquente che Laxus gli lanciò, intuì che i suoi dubbi erano fondati.
“Parli sul serio o mi stai prendendo in giro?” indagò, troppo sconcertato per credere che tutto ciò fosse reale e non uno strampalato sogno causato dai troppi colpi in testa che aveva ricevuto nella battaglia contro Tartaros.
Laxus scrollò le spalle e si voltò sull'altro lato, dandogli la schiena.
“Pensala come vuoi” rispose. “Se ti viene voglia, sono qui”

Gajeel Redfox aveva sette anni da scontare in carcere. Il giorno in cui arrivò alla prigione, però, non poteva sapere che presto sarebbe stato coinvolto in una serie di eventi totalmente fuori dal suo controllo: tra nuovi compagni e antagonisti, carcerieri spietati e giochi di potere, tradimenti e umiliazioni, rivolte ed evasioni, i giorni che lo attendevano sarebbero stati i più duri della sua vita. Il carcere Era, dopotutto, accoglieva solo le bestie peggiori...

Il “Fairy Tail” era conosciuto in tutta la città come il locale notturno più affollato e interessante di Magnolia, il tipo di locale in cui circolavano fiumi di alcol e droga, e in cui si poteva godere ogni notte tanto degli spettacoli di spogliarello quanto della compagnia degli spogliarellisti sotto le coperte. Bastava pagare bene, ovvio...

La situazione stava degenerando. Erano partiti con l'idea di preparare dei biscotti al cioccolato e vincere una gara di dolci organizzata dal Master... com'erano finiti adesso l'uno addosso all'altro, avvinghiati e seminudi?
Un'improvvisa illuminazione attraversò la mente del mago del ghiaccio.
Posò una mano sul petto di Gajeel e lo spinse indietro, ad allontanarsi momentaneamente da sé.
“Gajeel, dimmi una cosa” ringhiò col fiatone. “Non è che la cioccolata è afrodisiaca per i Dragon Slayer?!”

Mest tentò di liberarsi con uno strattone, e tuttavia Cobra non lo lasciò, al contrario, rafforzò la presa e se lo tirò più vicino, così da avere le labbra posate contro il suo orecchio.
“So cosa c'è nel tuo cuore” lo sentì sussurrare. “Ti senti solo, spaesato, abbandonato. Vorresti avere qualcuno a cui affidarti”
“F-fatti gli affari tuoi!” tentò di ribellarsi, ma Cobra continuò a rigirarselo come voleva.
“Sei così tenero che mi viene voglia di mangiarti”

Le doppie porte della gilda si spalancarono di colpo, e il Drago del Fulmine fece il suo ingresso trionfale, non dissimile da quello di un dio che appare squarciando le nubi.
Gajeel si sentì mancare il respiro nel vederlo.
Non aveva perso nulla della sua fierezza, era possente e virile come sempre e la sua aura magica pulsava attorno al suo corpo con più energia che mai. Non appena Laxus mise piede all'interno della gilda, i suoi occhi grigio-azzurri lo cercarono subito, e nel trovarlo puntò verso di lui a grandi passi, con la pelliccia che gli svolazzava attorno e la giacca sottostante aperta sul petto muscoloso.
Gajeel non riuscì a trattenersi, gli corse incontro coprendo in un attimo la distanza che li separava. Era troppo tempo che non lo vedeva...

“Dimmi una cosa, Jackal” sentenziò ad un tratto Salamander.
Il diretto interessato, ferito e disteso su un tappeto di foglie, voltò lievemente la testa e rizzò un orecchio felino per ascoltare.
“Che vuoi?”
“Hai mai provato a toccare le persone senza farle esplodere?”
Jackal rimase interdetto.
“Che razza di domanda è?!” ribatté. “Certo che no! Noi demoni dei libri di Zeref siamo nati solo per distruggere. A cosa dovrebbe servirci toccare qualcuno se poi non dobbiamo ucciderlo?”
Natsu parve perplesso.
“E quindi... non sai neanche cosa sia l'amore?”

Salamander smise di litigare con Gray e si avvicinò al Dio del Tuono con espressione incuriosita, fissandolo attentamente.
“Oi, Laxus! Non sapevo che anche tu avessi il marchio del dominante!”
Il diretto interessato si voltò verso il più giovane con espressione perplessa.
“'Dominante'? Ma di che parli?”
"Quella voglia che hai sull'inguine!" continuò Natsu. "Serve a determinare il ruolo tra draghi dominanti e sottomessi"
Nell'udire quelle parole, Gajeel si irrigidì come una statua.

Era la notte di Beltaine, e Gajeel era di stanza a Magnolia in qualità di capitano del Consiglio. Doveva limitarsi a controllare che non succedessero casini durante i festeggiamenti, fare la ronda e vegliare sulla città... ma nell'incontrare una sua vecchia conoscenza, tutto il resto perse di significato.

Erano ore ormai che Gajeel stava aiutando Levy a risistemare la biblioteca della gilda. Nella furia di buttare tutto su per finire prima, finì per far scivolare a terra quattro volumi, i quali caddero con un tonfo sul pavimento, mezzi-aperti e con le pagine stropicciate. Sbuffò per l'ennesima volta mentre Levy lo rimproverava su qualcosa riguardo aver cura dei libri.
“Va bene, ho capito!” ringhiò. “Adesso li raccolgo, evita di farmi la paternale!”
Si chinò a terra per raccoglierli, e nel farlo l'occhio gli cadde casualmente su una pagina aperta che rappresentava l'immagine di un gatto. Sotto ad essa, alcune parole in lingua antica formavano quello che sembrava un incantesimo.
“E questa che roba è?” mormorò senza eccessivo interesse, leggendo ad alta voce le parole scritte quasi senza accorgersene.
Quando Levy si accorse di cosa stava leggendo, tentò invano di fermarlo... ma ormai era troppo tardi.