« Ehi, Rudolf!» peggio di così non poteva andare pure lui dovevo incontrare. Questa sarà sicuramente una brutta giornata. « Peter che bella sorpresa» dissi in modo ironico. Si poteva vedere un miglio che la sua presenza non mi entusiasmava molto « Ma che allegria. Che ti succede hai per caso le tue cose?» si permette pure di fare l’idiota? Io giuro che un giorno lo faccio fuori. « Se non avessi le mani impegnate a quest’ora ti picchierei» dissi trattenendomi dal non arrabbiarmi « Allora ringrazio le fragole, ma di chi sono?»

Un rumore di passi mi fece ridestare dai miei pensieri e una voce che conoscevo bene mi fece battere il cuore -Allora, cosa gli risponderai?- sentivo molto bene nel tono della sua voce che era infuriato, però quella infuriata sarei dovuta essere io e non lui [...]-Non sono affari tuoi- dissi stizzita e allontanandomi da lui, ma mi sentì trattenere da un braccio e sbattere contro il muro. Appena vidi il suo sguardo freddo su di me, avverti un leggero brivido, ma ciò non mi fece distogliere i miei occhi dai suoi; Azzurri come il cielo ma freddi come il ghiaccio. - Lasciami andare- dissi distogliendo leggermente gli occhi dai suoi e di liberarmi della sua stretta, ma era più forte di me -Ti piace?- chiese con un tono infastidito e freddo facendomi smettere di dimenarmi e non sapendo che cosa rispondergli abbassai la testa e rimasi in silenzio.

Dal testo: «Qual è il tuo nome, ragazza?» chiese l’uomo intanto che appiccava il fuoco sulla casa dalla quale erano usciti un momento fa.« Non me lo ricordo» rispose mentre ammirava le fiamme che lentamente invadevano la casa « Beh. Allora te ne affiderò uno, comunque io sono Benjamin»