Quel ragazzo che mi aveva sempre preso per mano, sempre abbracciato, sempre sorriso in modo sghembo, ma che mai e poi mai mi aveva scombussolato tanto l’anima come in quel momento.
“Lo so che ci sono cascati. Jasper me lo ha raccontato mentre aspettavamo in macchina. Comunque Bells, tata, direi che siamo due fenomeni. Batti il 5!” Tese una mano verso di me, sorridendomi a 32 denti. Titubante battei il 5 godendomi la sensazione di calore proveniente dal suo palmo aperto. Scossi leggermente la testa. Ero una stupida. Non sapevo cosa mi stava succedendo. Era tutto così .. strano. Così sbagliato. Drae era solo Drae. Decisi di buttare il tutto sullo scherzo per alleggerire il peso che avevo all'altezza dello stomaco.
“Si beh, pensa che siamo stati talmente bravi che li abbiamo fatti capitolare senza nemmeno baciarci ..”
“Se volevi baciarmi, bastava dirlo.”

Un muro bianco. Un muro bianco ingrigito dalla polvere e dallo smog. Un muro bianco vissuto. Un muro bianco e un buco. Un buco spesso, profondo. Un buco che scava, che infierisce. Un buco che urla, che piange. Un ricordo indelebile di quello che è appena successo. Una vergogna, un dolore, un senso di colpa che opprime, soffoca, uccide. Un buco che non smette di fissarmi, di giudicarmi, di umiliarmi. O forse sono io che non riesco a distogliere lo sguardo, forse sono io quello che non smette di giudicarsi, di umiliarsi
Ispirato dalla canzone "Love the way you lie" Eminem ft. Rihanna