"Ti porterò via da questo orrore e troveremo un posto in cui stare bene: un castello, un grande palazzo o anche una misera stanza, una cabina se tu vorrai, lo sai che a me non importa. A me importa solo di te. Però ti prego sbatti le palpebre perché mi fai paura. Mi ricordi il mostro sopra l’armadio. Non l’hai dimenticato, vero, il mostro sopra l’armadio? Quello dai capelli lunghi con tutte le punte aguzze e grigie, dritte in testa e taglienti come le sue unghie affilate che graffiavano il legno del nostro armadio. Quello con la pelle pallida e le occhiaie scure. Quello con la camicetta strappata e i pantaloni vecchi che non mi stavano più e i piedi nudi e puzzolenti e le braccia lunghe e sottili e le ossa che si vedevano e le palpebre che erano state bruciate. Quello che non batteva mai gli occhi e ci guardava dritti con le sue pupille piccole che non muoveva mai. Mi fai più paura di quel mostro."
Racconto sull'immigrazione. I pensieri più profondi di quelle vittime che usiamo sempre come capro espiatorio per i nostri mali.
Autore:
CostiWednesday |
Pubblicata: 13/09/16 | Aggiornata: 13/09/16 |
Rating: Arancione
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Categoria:
Storie originali >
Drammatico | Leggi le
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