Che poi a me non piace scrivere... di me stessa.
Mi piace scarabocchiare i miei pensieri sul diario di scuola, scrivere messaggi, raccontare una storia, ma non la mia. Ho una casa di produzione cinematografica in testa che lavora instancabilmente sette giorni su sette come se non bastassero le vagonate di film che guardo "poco legalmente" su internet. Perennemente alla ricerca di carta su cui scrivere nuove idee, dialoghi e cazzate varie. Alla ricerca della penna che non mi molli sul più bello. Leggo la notte fonda, perché di giorno c'è troppo casino o troppa luce o troppa gente... Quando è notte il tempo sembra non passare, fino a quando non ti alzi e ti rendi conto che sono le quattro del mattino. Sono una maledetta piagnucolona. Idi di Marzo e scoppio a piangere, Seconda stagione di Sherlock e scoppio a piangere, rido e scoppio a piangere. Guardo Titanic e rido, poi scoppio a piangere... per la scena dell'orchestra. Spesso non capisco ciò che accade attorno a me, perché rimango indietro. Indietro col gossip, intendo. Come se ci avessi mai provato a stargli dietro. Ho le mie fissazioni come tutti. Leggo l'oroscopo, ma penso di possedere le chiavi del mio destino e non di essere l'affittuaria di una manciata di puntini bianchi su nel cielo. Sono una persona disordinata ai limiti dell'indecenza. Mi piace studiare e me ne vergogno. Sono un disastro con gli oggetti fragili, odio i tacchi e la matita nella rima interna dell'occhio... mi urta il sistema nervoso! Come le persone che non c'hanno le palle di dire in faccia le cose e gli opportunisti. Vieni a dirmelo in faccia che mi odi e ti sto sul cazzo, non sarai ne la prima ne l'ultima persona. Contraccambierò volentieri.

Il mio motto? Se noi siamo quello che mangiamo, beh allora io sono uno schifo.

Ci si ribecca in giro.