Damon ed Elena si conoscono quando sono solo adolescenti.
Non hanno niente in comune, se non i casini e la confusione che entrambi si portano dentro. E' un'amicizia improbabile la loro, in cui i confini si confondono, a volte sofferta, ma di cui nessuno dei due riesce a fare a meno.
Anni dopo, entrambi si sono costruiti una propria vita lontani l’uno dall’altra: ma l'inatteso ritorno di Damon a Mystic Falls può ancora mandare all’aria molti piani e finire per rimettere tutto in discussione.
Dalla storia. “Per tutto ciò che ha spinto, e forse spinge ancora, me e Damon ad avvicinarci, c'è sempre stato anche qualcos'altro, più nascosto e latente, una forza contraria sempre pronta ad esplodere e ad allontanarci con la stessa intensità. E non so se, adesso che entrambi siamo cresciuti e andati avanti con le nostre vite, anche questo sia cambiato. Forse, il vero quesito a cui è più difficile rispondere è se io voglia davvero scoprirlo oppure no."
AU/AH

Una storia già sentita: Damon ed Elena migliori amici, ma spero comunque di renderla diversa nel suo svolgersi e di interessarvi come in passato.
.Tratto dal 1° cap.
Damon ed io eravamo amici da sempre, per quanto questo risultasse incomprensibile per praticamente tutti coloro che ci conoscevano.
Ero cresciuta in casa Salvatore data l’incredibile amicizia delle nostre madri fin dai tempi del liceo, e per quanto lui fosse di due anni più grande di me, appena ebbimo le facoltà di capire cosa volesse dire essere amici, noi lo diventammo subito. Più o meno.
Nessuno osava mettersi in mezzo al nostro rapporto, nonostante per quasi tutti fosse un mistero anche solo il fatto che esso esistesse.
Io agli occhi di tutti ero la classica ragazza della porta accanto: educata, brava a scuola, sempre intenta a seguire le regole.
Damon invece sembrava uscito da “Gioventù bruciata”: spregiudicato, menefreghista, intelligente ma senza troppa voglia di impegnarsi, e sempre pronto a combinare qualche bravata.
Il punto era che quando stavamo insieme, ci trasformavamo: lui con me mostrava il suo lato buono, lasciando a casa la sua parte stronza ed egoista, mentre io rinunciavo, senza troppa fatica, al voler risultare perfetta.

Questa volta dedicata a The Vampire Diaries. A dispetto del titolo, i demoni sono quelli interiori; sono totalmente incapace di scrivere racconti fantasy. Questo racconto in cui tutti i protagonisti sono umani, sarà incentrato principalmente sulla figura di Damon, su tutte le sfumature del suo carattere, sul suo percorso di trasformazione... Pur trattandosi di una storia delena, i primi capitoli saranno fuorvianti. Abbiate pazienza.
DAL PROLOGO:
Il destino, cui avevo invano tentato di sfuggire, si sa, gioca le sue carte come vuole; e ora eccomi di nuovo qui a guardare il profilo della mia città con occhi nuovi e con un tremendo peso sul cuore.
Eccomi qui, il Damon che ha scelto la strada meno battuta ed è rimasto impigliato nei rovi della vita.
Eccomi, seduto su questa roccia a chiedermi se tutte le scelte fatte non avessero il solo scopo di riportarmi qui, esattamente nel punto da dove ero partito tre anni prima.
[...]
La donna più importante della mia vita dormiva ancora placidamente sul sedile del passeggero. Mi fermai un istante ad ammirarne la linea delicata del profilo mentre con una mano le sfiorai delicatamente la fronte.
Sì, ero tornato, ma non ero più lo stesso, come avrei potuto.

Elena ha lasciato Mystic Falls per New York, si è creata molte barriere per paura di soffrire e non si lascia mai coinvolgere in storie troppo serie.
Damon è tornato in città dopo una lunga assenza, ha un passato turbolento, molta amarezza, e alcuni conti in sospeso con i Mikaelson, la famiglia più potente della città.
Lei ha paura di amare.
Lui si ritiene incapace di farlo.
E così, quando le loro strade si incrociano, è inevitabile: si incontrano, si scontrano, si attraggono e si respingono.
Il tutto in mezzo a vecchi rancori, trascorsi irrisolti e molte scintille Delena.
AU/AH

Il mio personale regalo alla dolce Setsuna.
Damon e Rick, amici e compagni di bevuta, festeggiano in modo "speciale" il compleanno della loro amica.
"Maledetto idiota, ingrato, cafone e... e chi più ne ha più ne metta!
Damon Salvatore questa volta gliel'avrebbe pagata cara. Decisamente.
Era pronta a passare sopra a tutto, anche perché di cavolate quel vampiro ne faceva a bizzeffe, ma questa volta aveva superato ogni limite.
Era il 23 Agosto e Silvia compiva la bellezza di trecentoventicinque anni. Certo, ok, dopo più di tre secoli un compleanno diveniva la cosa più stupida del mondo, ma che cavolo, era così assurdo pretendere degli auguri dal suo migliore amico?
Persino Stefan ed Elena se ne erano ricordati, per la miseria!"