E la verità è che adesso mi sento solo; di nuovo vuoto, senza meta.
Per questo mi nascondo, in lacrime. Tutto ciò che mi resterebbe da fare, adesso, sarebbe stare fermo in quell'angolo buio, seduto e immobile ad aspettare la fine, perché mi sento un fallito che non sa continuare per la strada che ha scelto.
Perché ho avuto tante altre donne e non sono più riuscito a essere felice come lo sono stato con te nei momenti migliori...

«Se vuoi fare sesso, chiedi e basta» mi disse con voce roca, sussurrando quelle parole al mio orecchio con voce bassa e sensuale; il suo fiato caldo mi stuzzicò abbastanza da farmi rabbrividire di piacere.
Spalancai la bocca per lo stupore e l’incredulità «C-cosa?»
«La frase. Ora sai che vuol dire» rispose assottigliando lo sguardo, poco prima di mollarmi per attraversare la strada in direzione del ristorante.
Rimasi lì come un’allocca per diversi secondi, realizzando solo in un secondo momento ciò che aveva pronunciato Vegeta. Ero confusa: da una parte sdegnata per la sua insolenza, dall’altra... affascinata dai suoi modi sensuali, così diretti e decisi da causare la mia lampante eccitazione. Chissà come sarebbe stato farlo con lui, con la sua innata prepotenza e mi chiesi, per un attimo, come fosse farlo con qualcuno che non fosse Yamcha, il mio smidollato ex ragazzo, zuccheroso e romantico: l’esatto contrario di Vegeta.

La Kunoichi lo fissò negli occhi scuri con una risolutezza profonda addosso; l’allusione al passato -al Nukenin- aleggiava fra i due come un fantasma, ma “in quella vita” Sasuke aveva scelto di andarsene, di non corrispondere l’amore della rosa… e lei era andata avanti. Quantomeno, ci voleva provare, specialmente adesso che sapeva di esser ricambiata. [Kakashi x Sakura]
{Quarta classificata in "Abnormalize - crack pairing multifandom contest" di Amens Ophelia nel forum di EFP.}

C'era una volta, un mondo diverso da quello che noi tutti conosciamo...
Un luogo ambiguo, ove si potevano distinguere nettamente due metà contrastanti della stessa Terra, popolata dalle più variopinte creature, suddivise a seconda del loro animo; fra esse, vi erano infatti creature malvagie e creature benigne.
La prima metà di questo Mondo, popolata dalle creature del Male capitanate da Marte, si chiamava Chaosworld; la seconda metà, invece, creata dalla Bontà di Venere, si chiamava Garden, o, più semplicemente Eden.
Questi due mondi sono da sempre in eterno conflitto, ma il Limbo che li separa verrà presto varcato dai figli delle divinità, per combattere quella guerra materiale che gli Dei non possono affrontare.

Cosa sarebbe successo se Radish fosse arrivato sulla terra insieme a Nappa e Vegeta? Questa fan fiction è la mia personale rivisitazione di Dragon Ball Z partendo da questo presupposto.
"«Che ne facciamo di lei?» chiese.
«Uccidila.» freddo e spietato, l’ordine arrivò come un sibilo di vento gelido che mi fece tremare violentemente. I miei occhi erano sbarrati dalla paura e, lentamente, guardai il Principe in volto, leggendovi solamente sadismo e cinismo. Era un demonio…
«NO!» un urlo strozzato fece bloccare la mano di Nappa che mi aveva quasi raggiunta, quando tutti e tre ci girammo verso un insanguinato Goku, che si era nuovamente rimesso in piedi con Gohan in braccio, svenuto.
«Verrò con voi, ma vi prego: BASTA! Non dovete uccidere più nessuno. Sono tutti innocenti!» gridò con il poco fiato che gli restava. Radish gli si avvicinò di corsa, prendendolo per il bavero della tuta arancione e sollevandolo ferocemente da terra..."

Quando ripenso alla mia vita prima di quel periodo, mi rendo conto di quanto, sia io che Vegeta, fossimo stati due sciocchi: avevamo la felicità a portata di mano, eppure nessuno dei due si era deciso prima a compiere un qualsiasi passo verso il contatto.
Sarebbe bastato solamente parlare, invece di tacere sempre, aspettando che la manna cadesse dal cielo e, d'altra parte, sarebbe bastato solo un piccolo sforzo per abbattere un muro fatto d'orgoglio, costruito mattone dopo mattone serbando verso gli altri solo odio e rancore. Avremmo potuto vivere i nostri anni d’oro felici, insieme, ma avevamo solamente perso del tempo prezioso sprecando la nostra vita.
Dal diario di una quarantenne che scrive per non dimenticare.

Il cammino della redenzione; il vero significato della solitudine.
Dovevo espiare i miei peccati, ma soprattutto dovevo perdonare me stesso per quello che ho fatto al mio villaggio, al mio migliore amico, a mio fratello, e... soprattutto a te, Sakura.
Breve one shot incentrata sui pensieri di Sasuke quando, finalmente, fa ritorno a Konoha. [Ambientato fra i capitoli 699 e 700 - SPOILER!]

Anche un vampiro può morire.
Un immortale di questa specie andava annientato e fatto a pezzi, dopo esser stato immobilizzato con un paletto di legno nel petto, e bruciato, affinché non restasse nulla da cui rigenerarsi. Gli Tzimisce questo lo sapevano bene.
Dall’alto della loro più mostruosa malattia, avevano imparato a sfruttarla come potere, facendo della Vicissitudine il loro cavallo di battaglia. Per questo erano temuti e rispettati, guadagnandosi posti di merito all’interno del Sabbat sin dagli albori, insieme ai Lasombra; molti pensavano -erroneamente- che fossero questi ultimi a gestire gli affari della Setta e al Clan Tzimisce andava benissimo così, libero di agire nell’ombra, muovendo a proprio piacimento l’intera milizia del Sabbat, la Mano Nera, di cui molti vampiri -molti Diavoli- ne facevano parte.

Questa, più che una fan fiction, è una raccolta di piccole One shot che hanno tutte un tema comune: la mente di Vegeta. Sarà un viaggio introspettivo nella sua testa, in cui mi diletterò a dar "voce" ai pensieri del taciturno Principe dei Saiyan. Perché a volte un'espressione vale più di mille parole ed io ho solo cercato di interpretarle.
«Tornando al motivo del mio soggiorno terrestre, la cosa che mi trattiene qui è una sola… beh… forse sono due ma la seconda la lascio perdere per restare fedele ai miei principi e, soprattutto, sano di mente.» (Elucubrazioni Notturne)
«Ma chi poteva saperlo, allora che il mio tempo da mercenario stava per esaurirsi? Chi avrebbe mai solo pensato che, di lì a poco, la mia vita sarebbe cambiata radicalmente, che mi sarei stabilito per più di qualche mese su un pianeta e che avrei persino accettato di combattere al fianco di un’inetta terza classe? Ovviamente dopo i cyborg distruggerò anche lui, ma non mi ero mai schierato in vita mia dalla parte di qualcuno.» (Cicatrice)

Parallelamente a In Vegeta's Mind, questa volta sono i pensieri di Bulma a narrare ciò che Toriyama ci ha lasciato soltanto immaginare...
Tanto sono sicura che a lui non dispiace “chiacchierare animatamente” con me! Lo vedo dai suoi occhi, mentre si accendono di una luce diversa quando discutiamo… ed io, non lo nego, mi sono innamorata delle sue iridi oscure. Mi sono invaghita di quel buio così intenso, denso e profondo, ma ricco di sfaccettature.
Mi piace cercare di decifrare il suo sguardo, provare a capire ciò che pensa, quello che non dice.
Vegeta è l’essenza dell’enigma per me. Un rebus complicato da risolvere, il mio personale tesoro da cercare con una mappa che disegno passo dopo passo.

La vita, delle volte, gioca brutti scherzi. Sebbene uno cerchi in tutti i modi di sopravvivere in questo mondo difficile, aggrappandosi alla vita con tutte le sue forze, non sempre riesce ad ottenere la felicità. Ci sono momenti in cui tutto sembra buio, in cui un sorriso può salvare un'anima e dannarne, al tempo stesso, un'altra... dei corpi nudi che cercano conforto a vicenda, cullati dal dolce tepore del calore umano possono essere la chiave della salvezza, ma anche della distruzione. Forse nessuno sa il perché delle proprie azioni, spesso sbagliate, ma quello che si sa per certo è che, per vivere, bisogna sapersi mettere in gioco.
Questa è la storia un po' triste di tre amici che impareranno a sopravvivere in un mondo difficile, in cui il primo ostacolo verso la felicità sono loro stessi e i loro errori.

Breve one-shot dedicata a Rei, narrata dai pensieri di Mamiya dopo la sua morte.

“Lo farò per Bulma e per Trunks... Per chi mi ha voluto bene.”
Piccola one shot dedicata ai pensieri del Principe dei Saiyan poco prima di sacrificarsi durante lo scontro con Majin Boo.