Ogni estate, qualunque sia la spiaggia, assisto a quella cosa orribile e crudele che è la cattura delle meduse. Funziona così: qualcuno da l’allarme, e le madri trascinano fuori dall’acqua i loro bambini, mentre una folla di curiosi si raduna intorno alla zona incriminata. Dopo di che, un paladino coraggioso, tutto tronfio e armato del retino delle Winx di sua figlia, si fa strada tra gli spettatori adoranti e acchiappa con invidiabile perizia un celenterato rosa e molliccio, combattendo contro la sua pericolosissima semi-immobilità. Dopo di che i pargoli, ammirati, si affrettano a scavare buche della sabbia rovente, per poi assistere col fiato sospeso al sotterramento dell’infida bestia, quell’essere immondo che ha osato ostentare con imperdonabile impertinenza il proprio placido galleggiare in un territorio che gli appartiene di diritto.

Ogni estate mi dico che riuscirò finalmente a impedire questa cosa.