Sono passati due anni dall'evento che ha stravolto la vita di Warren. Rimasto con il cuore spezzato, è soltanto grazie agli amici se è riuscito a rinforzare i fili che lo tengono insieme. Quando si imbatte in un ragazzo che assomiglia a Rory, tuttavia, i fili si assottigliano di nuovo. Warren non ha intenzione di tornare un guscio vuoto, perciò, quando capisce che il ragazzo abita di fronte a lui, decide di affrontare la questione di petto. È così che scopre che il ragazzo in realtà... è una ragazza. Jen è scappata da una famiglia che non ha accettato il suo percorso di transizione ma con la fortuna di avere un fidanzato che la protegge. Eppure c'è qualcosa di sbagliato tra le mura di quella casa, qualcosa che odora di paura e di prigionia. Così, Warren si mette in testa di salvare Jen, anche se non sa da cosa, anche se non sa se ci sia davvero qualcuno da salvare. Tra un passato che non sbiadisce e un presente pieno di sensi di colpa, Warren dovrà capire che non tutto si può aggiustare, che a volte bisogna imparare a rinascere, così come un fiore sboccia a ogni nuova primavera.

Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che crede essere soltanto un subbuglio ormonale tipico di qualunque adolescente si tramuta ben presto in ossessione. Incapace di gestirla, Colton inizia a cambiare il modo di approcciarsi agli altri e si insinuano in lui paura e lussuria in un mix che lo porta a dubitare persino del proprio orientamento sessuale. Anche il rapporto con Willis, suo migliore amico da sempre e suo unico appiglio sicuro, comincia a vacillare quando tra di loro si mette una ragazza. Così Colton decide di reagire nell'unico modo che lo fa stare bene, per quanto sbagliato possa essere, e lascia che sia il desiderio carnale a prevalere per risolvere ogni suo problema.

Trey è un ragazzo introverso e impacciato, da sempre accompagnato dalla solitudine, che decide di rivoluzionare la sua vita ricominciando da capo all'università, ma un incidente lo obbliga a saltare il primo semestre. Sconfortato, trova poi una flebile speranza in Kevin, un compagno di corso che lo tratta subito come un amico, scorge lo splendore che Trey non ritiene di possedere e vuole aiutarlo a farlo emergere, perché rivede in lui il se stesso che nascondeva la propria sessualità per timore di un giudizio.
Ma Kevin non è l'unico a far riflettere Trey nella sfida difficile della ricerca di se stessi.
C'è Rory, coinquilino di Kevin, un ragazzo che ha abbandonato il suo passato cupo per un presente luminoso, senza più curarsi degli sguardi crudeli per via del trucco sul viso o dei vestiti troppo femminili. E c'è Warren, un ragazzo sfrontato e ironico, che non si lascia travolgere dai problemi e non permette a nessuno di valicare il suo spazio vitale, rimanendo nella propria abitudinarietà.
Quando persone così diverse si incontrano, è inevitabile una trasformazione nel loro animo. Devono imparare di nuovo ad accettarsi, a non rifugiarsi nell'oscurità e a guardare il sole senza paura di bruciarsi.

Sono passati soltanto tre mesi da quando Colton ha instaurato la sua prima vera relazione, ma il rapporto non funziona e questo lo porta all'inevitabile separazione. È un duro colpo per lui: aveva sperato di aver cacciato i demoni che si porta appresso a causa del suo disturbo, invece viene trascinato proprio da essi in un nuovo giro di lussuria, e con l'unica persona che non ha mai messo in conto.
I corpi avvinghiati.
Le bocche che si cercano.
Le mani che esplorano.
È di questo che Colton si appaga. È questo l'unico amore che sente. Vorrebbe conoscere quello vero, ma nello stesso tempo non crede di poterlo incontrare. Nella sua vita c'è sempre stato solo l'amore privo di pudore, nascosto, eccitante; quello per cui non si può fare a meno della bramosia velata negli occhi, del sudore sulla pelle, del dolore misto al piacere e l'inebriare dei sensi. Un crescendo di sensazioni che sfocia nella possessione reciproca. Per quanto possa ritenerlo sbagliato, è l'unico modo in cui sa amare.
Ma in fondo si sa.
In amore... anche la passione è complice.

Mic gioca nella squadra di basket del liceo, è un gigante buono e ha già chiari i progetti per il suo futuro. Karol invece è esuberante e impertinente, e sembra voler restare bambino per sempre.
Dopo un primo incontro tra i corridoio scolastici e un'imbarazzante conversazione, le loro strade si incrociano nuovamente in palestra. Karol durante gli allenamenti si ritrova sui gradoni a studiare, e Mic è attratto dal suo strano modo di essere e dalle motivazioni che lo spingono a rimanere lì. Nemmeno il fratello di Karol, Klem, che gioca nella sua stessa squadra, lo aiuta a decifrarlo. Passo dopo passo, i due ragazzi diventano amici, si danno reciproca fiducia e decidono di camminare lungo la stessa via.
Ha così inizio un percorso alla ricerca di quel sentimento così complicato che è l'amore. Quando sorgono i primi batticuori, gli imbarazzi, le incertezze, le passioni. Quando non si sa quale scelta sia la migliore. Quando si deve decidere tra l'amare o il rinunciare. Possono avere fiducia soltanto in ciò che li circonda: nel boato di un petto scalpitante, nel sospiro di un fiato irregolare, nel frastuono di una mente confusa.
Perché in fondo si sa.
In amore... il rumore è complice.

La conchiglia, simbolo di unione, coppia e matrimonio.
Quando due anime si appartengono e non possono esistere divise.
Quando due anime superano ogni ostacolo per riunirsi.
È chiaro il messaggio delle divinità: se fossero separate, si riconoscerebbero tra infiniti frammenti sparpagliati sulla battigia, perché fanno parte della stessa conchiglia.
[Il racconto segue gli avvenimenti che accadono ne “Lo Sciabordio di un'Onda che si Infrange”, è possibile leggerlo anche senza conoscere la storia principale a rischio di grandi spoiler sul finale]

In una società governata dalla tecnologia più avanzata combinata alla forza del Mana, la divinità dell'oceano, Tangaroa, minaccia la sopravvivenza del genere umano, costringendolo a ritirarsi a vivere sulle aeronavi e obbligandolo a compiere sacrifici per beneficiare la propria benevolenza.
È in questo contesto che si intrecciano i destini e i sentimenti di due persone. Ari, un ragazzo timido e pauroso, che si è visto portar via tutto ciò che di più caro gli era al mondo, e con un potere dentro di lui che non può neanche immaginare; e Nael, un ladruncolo di strada che, per diverse vicissitudini, si è ritrovato a convivere proprio con Ari, aiutandolo giorno per giorno a diventare sempre più forte con la sua presenza.
Un insieme di turbamento, tristezza, felicità, disperazione, amore.
Sarà proprio la catena che li lega indissolubilmente a determinare la salvezza o la distruzione dell'umanità.

"Una goccia cristallina che cade sul viso per svegliarti, una goccia calda che scende lungo la gola per dissetarti, una goccia salata che rotola giù dagli occhi per lasciar sfuggire via la tristezza..."
Sorey si fermò per un secondo e alzò gli occhi verdi sul serafino. Lo vide con il volto in fiamme e un'espressione contrariata e impacciata allo stesso tempo.
"Che stai dicendo, Sorey?"

Era lì davanti a lui.
L'aveva aspettato per centinaia di anni, ma, finalmente, era lì davanti a lui.
Sentì le lacrime reclamare per poter uscire copiose, tuttavia mantenne il controllo, tirando appena su con il naso e abbassando il capo per permettere alle ciocche tra l'argentato e l'acqua marina di coprirgli in parte il viso.
[spoiler per chi non ha concluso il gioco]

“Te l'avevo detto.” disse ancora Sorey, senza smettere di sorridere da orecchio a orecchio.
“Non è vero.” rispose Mikleo, conciso.
L'umano scoppiò a ridere e si gettò sull'erba a braccia spalancate, la mela era ancora stretta nella sua mano destra.
“È stato un bel volo!”
Una breve storia riguardante un episodio avvenuto tra Sorey e Mikleo da piccoli, perché sappiamo tutti che Mikleo ha sempre avuto il complesso dell'altezza!

Sorey, sdraiato prono sul pavimento, poggiò la guancia sul palmo della mano e il gomito a terra, ammirando l'altro ragazzo. Era così bello anche da quella visuale: i capelli cadevano dolcemente sulle spalle così come la rugiada dalle foglie nelle prime ore del mattino; la schiena - leggermente incurvata per leggere meglio - aveva una linea perfetta che mostrava lievemente la colonna vertebrale al di sotto del vestito acqua marina e quel sedere... Se solo avesse potuto vederlo, nascosto dalla veste e dal pavimento in legno.

Nezumi sta ormai vagabondando da un anno per le terre desolate al di fuori delle mura, abbandonando Shion nella disperazione di un amore in cui aveva sperato fino all'ultimo.
Shion va comunque avanti con la sua vita, coinvolto nel progetto del Comitato di Ristrutturazione per la rinascita della città. Non sa, però, che il potere e la ricchezza possono rendere gli uomini capaci di spietatezze.
A dimostrazione che un legame come il loro non può essere spezzato così facilmente, inizia una corsa contro il tempo che vede Nezumi impegnato a raggiungere e trovare, prima che sia troppo tardi, un parassita che sta minacciando l'incolumità di Shion.
No.6.

[Tales Of Zestiria]
Solo un posto può essere occupato al fianco di Sorey, per questo Mikleo si ritrova a dover competere contro Alisha di cui è enormemente geloso.
Tuttavia, troverà un modo per mettere in chiaro la sua relazione con l'umano senza il bisogno di troppe parole.

[Tales Of Zestiria]
Sorey è diventato il Redentore da poco e Mikleo è appena diventato il suo Dominus Minore.
Si stanno riposando nella locanda di Lady Lake prima di partire per la loro prossima tappa, amoreggiando, ignari che un terzo incomodo li stia spiando da principio.

[Tales Of Zestiria]
Non ha senso vivere in un mondo pieno di luce... [...]
...se al mio fianco ho solo oscurità.