I bravi ragazzi non hanno attrattiva.
Sono come le comparse di un romanzo, piatti, privi di una qualsiasi caratteristica che li renda realmente unici. Alcune volte viene il dubbio che non sia umani. Insomma, rispondere ad insulto con un sorriso non è normale.
I bravi ragazzi mancano di caratterizzazione, penso che nessuno desideri veramente di avere a che fare con qualcuno di simile.
E infatti, nei romanzi, si presta sempre più attenzione al giovane tormentato, che per essere tale deve avere un passato, deve avere carattere e, neanche a dirlo, deve essere destinato alla protagonista.
Ecco, quando iniziò il nuovo anno scolastico alla Konoha High School, non potei fare a meno di pensare che Sasuke fosse il personaggio che qualche geniale scrittore aveva preparato per me.

Guardava quella foto risalente ad appena quattro anni prima con una certa malinconia: da quando non c'era più Sasuke il Team 7 non era più lo stesso, nemmeno Sai sarebbe riuscito a rimpiazzarlo, ne era certa.
Sakura su strinse ancora di più sotto le coperte: ogni volta che pensava all'Uchiha le veniva una fitta allo stomaco ed una miriade di sensi di colpa per aver affidato il tutto a Naruto.
Il suo migliore amico era l'unico pilastro rimasto su cui lei si poggiava: loro avevano incontrato il moro qualche giorno prima, ma la missione non era andata per niente come previsto e lei, che si era ripromessa di camminare da sola davanti al ragazzo che amava, aveva dovuto di nuovo farsi sorreggere dall'Uzumaki.
[Double-Flashfic][Kakashi-centric][Sakura-centric][Piccolissimi accenni a varie coppie]