Dopo alcune lettere di Bernard, ora è Charlotte a rispondere alle sue emozioni.

L'altezza è un punto di vista, ma l'altezza è anche una vista di un punto.

Lo spazio in questa stanza fa cambiare le canzoni e come se non basti allontanare l'emozioni.

Guardiamo in prospettiva un riflesso che non ci piace, nel buio ho trovato quello che definiresti luce.

La speranza trema e infine si accende come un albero di Natale.

Le lacrime scendavano dagli occhi, come due cascate separate da un viso. Mi guardava quella donna con il volto di una bambina. Non stava fingendo, era tutto vero quello che provava.

La grande città
ci teneva ancora per mano,
notammo la grande voglia
di condividerci il cielo.

Abbiamo tutti delle sensazioni, che possono essere positive o negative. In tutta la mia vita, ne ho avute molte, alcune neppure le ricordo più. Ho deciso dopo tanto tempo di parlarvi della mia vita. Di raccontarvi di alcune delle mie emozioni, di raccontarvi alcune persone che ho conosciuto. Non è un’autobiografia, penso solo di aver passato una vita che valga la pena almeno di essere raccontata.

Chi ha letto negli occhi
di chi nulla ha mai scritto?

Ho sempre creduto a quelle parole
di eterna speranza
e guardo in faccia il tuo viso,
ora so padre che non posso viver senza.

Aspetti della vita generale, viste un po' come degli aforismi!

Vivo nella più oscura indecisione,
non so neppure bene
se la mia vita sia un sogno disegnato
o il disegno di un sognatore.

Ho capito solo adesso
cos'è che mi mancava,
essere un uomo,
accorgersi dei dolori
e non perdere tempo nel guarirli.

Mi chiamo Alberto, sono nato nel 1994 e vivo a Roma, una città speciale, forse è per questo che mi fa male. A soli 15 anni sentivo di essere diverso dalla mia generazione, perché non volevo sentire frasi di altri, ero io stesso la mia prima ispirazione.

Sai, ci sono lune
più chiare della luce che riescono a trasmettere,
ma allora perché spesso mi perdo
ancor prima di riflettere?