Kagami, arrabbiato con Akashi, si ritrova da solo insieme a lui. Cosa succederà tra i due?

Akashi e Aomine, ex amanti, si incontrano di nuovo dopo dieci anni. Ormai non sono più ragazzi del liceo, ma giovani adulti con un lavoro o un'occupazione. Akashi ricorda ancora quanto Aomine lo aveva fatto soffire. Cosa succederà? Aomine riuscirà a riconquistare il cuore del suo ex capitano di basket e amante?

Era un freddo giorno di fine gennaio e, ormai da giorni, nevicava. Nonostante la grande quantità di neve a terra e il gelo, la città era piena di vita e movimento

Il sole stava quasi per tramontare, ma Aomine e Akashi erano ancora intenti a giocare a basket nel piccolo campetto. Niente poteva fermarli: giocare a basket era la cosa più divertente che potessero fare.

Era una fredda giornata di inizio dicembre, pioveva forte e c'era vento. Akashi guardava fuori dalla finestra le foglie che si lasciavano trasportare da quell'aria gelida e le persone che cercavano riparo in qualche negozio o bar.

Akashi era seduto sul letto, nudo, e fissava ininterrottamente il pavimento. Dalla finestra della camera entrava un timido e debole raggio di luce. Di fianco ad Akashi, sotto le coperte, continuava a dormire Aomine.

La tigre e la pantera: due felini estremamente pericolosi e pari per potenza ed eleganza. Kagami fissava attentamente negli occhi Aomine.

Era una calda giornata di fine luglio, Akashi e Aomine stavano giocando un uno contro uno nel piccolo campetto da basket non molto lontano dalla casa di Aomine. Non c'era un filo di vento, solamente il sole che batteva forte.

Akashi guardava fuori dalla finestra della sua stanza e pensava.
Aveva cosi tanti pensieri nella testa: il suo carattere difficile e freddo, i suoi compagni di squadra, i suoi compagni delle medie...Voleva essere più gentile, almeno con le persone a cui era legato, anche se per lui era veramente difficile.
Il suo pensare fu interrotto dal suono del campanello.

Akashi, finito l'allenamento in palestra, tornò a casa sua, non lontana da lì. Ad attenderlo c'era Aomine, seduto sulla poltrona del soggiorno. Nessuna parola da parte dei due, Aomine si alzò...