Creature misteriose faranno parte della vita di Julie, una ragazza inglese di sedici anni che ha da poco concepito in se cose soprannaturali che le sconvolgeranno la vita, ma questa non sarà l'unica cosa che la farà cambiare, anche l'arrivo di una vecchia conoscenza cambierà il suo modo di essere, ma come in tutte le storie, non sarà tutto rose e fiori. Dovrà combattere contro se stessa, con la famiglia e con tutto il suo nuovo mondo, non sarà facile per lei ma non è detto che un libro possa sconfiggerla.

–Scusa mamma se ti ho fatto preoccupare. –dico dopo avergli spiegato quello che è successo.
-Tranquilla. –sorride. –Io non ero in pensiero per te. Ho subito immaginato che fossi rimasta con lui, però speravo una notte di passione. –dice facendomi imbarazzare.
-Ma quale passione? Io non lo voglio fare con nessuno. –dico sicura. –Non lo devi nemmeno pensare.
-Nemmeno con quel bel ragazzo dell’aeroporto? –chiede con sorriso malizioso.
Ci penso un poco e poi rispondo anche se non sono sicura che sia la verità. –No, nemmeno con lui.
-Quindi sei ancora vergine. –sorride.
-Mamma ti prego…
-Hai sedici anni, ti devi divertire. Vai in discoteca, esci con i ragazzi e scopatene quanti possibili.
-Smettila. –dico infastidita. Cazzo sei mia madre! –Lo farò solo quando sarà il momento e con il ragazzo giusto.
-Fai come vuoi ma tutti i ragazzi non aspettano altro che portarti con loro.
-Ma fammi il favore di smetterla.
Questa storia è piena di sorprese... leggetela e recensite

Questo è un inferno idi casa, non posso mangiare bene, non mi fanno andare a scuola, non si prendono nemmeno cura di me. mi mancano troppo i miei genitori, in quell’incidente dovevamo morire tutti, io dovevo morire con loro, la mia vita non ha senso mi mancano troppo…
-Daisy apri questa stramaledetta porta. –urla l’abbadante di mia nonna.
-No! –urlo piangendo mentre faccio lo zaino. –Vi odio tutti.
-Se non apri sfondo la porta, decidi hai dieci secondi. –dice cominciando a contare.
Finisco di fare lo zaino e apro la finestra scavalcando e cadendo con un grande salto sul terreno. Sento un grande botto dalla mia camera e mi affretto a scappare. –Dove credi di andare? –urla ancora quel grosso uomo che bada mia nonna.
Mentre corro mi giro a guardarlo, sta scavalcando per rincorrermi. Non deve riuscire a prendermi, se no passerò dei guai seri. Corro più forte che posso, anche se mi sento crollare le gambe non devo cadere, devo riuscire a scappare da quella casa di pazzi. Mi infilo nei più piccoli vicoli, ma quell’uomo mi sta alle costole, non riesco assolutamente a seminarlo. Vedo un’enorme strada al buio, in effetti sono le undici