[Questa storia partecipa alla challenge One Year From Glee indetta dalle pagine Klaineberry - Lean on me, when you’re not strong, Il Glee Club Nel Cuore e Darren Everett Criss: The Reason Of My Life su Facebook]
Dal testo:
- Blaine sfilò il giaccone e la sciarpa, prima di calciare via le scarpe e dirigersi verso il bagno: chissà se avrebbe trovato quelle piccole saponette così carine che c’erano sempre negli alberghi… Aprì la porta con un movimento fluido e –
-Ma che diavolo – -
-Oh mio dio.-
-Blaine!-

Roommates!Klaine
-Dalla stanza di fianco alla sua provenne il cigolio delle molle del materasso, e Blaine abbandonò la testa sul materasso con un gemito di sofferenza, senza contare che gli occhiali finirono col premergli dolorosamente tra le sopracciglia, come se sentire il ragazzo per cui aveva una cotta imbarazzante mentre andava a letto con una buona percentuale degli abitanti di New York non fosse abbastanza. Oltre il danno anche la beffa.

-Posso sentirti pensare da qui, lo sai?- Darren voltò il capo di scatto, ma non sobbalzò al suono inaspettato – c'era probabilmente un che di terribilmente spaventoso nel modo in cui rispondeva alla voce di Chris, come se lo sfiorasse da qualche parte tra il cuore e i polmoni. Si permise di osservarlo e basta per qualche istante, il modo in cui i capelli castani gli ricadevano disordinatamente sulla fronte, l'impronta del cuscino su una guancia e i tratti del viso morbidi, ancora addolciti dal sonno.

Tutta la sua giornata era trascorsa nel piacevole brivido che gli dava fantasticare su Chris e su ciò che avrebbe detto - fatto, oh dio, fatto - e più di una volta aveva dovuto prendere un profondo respiro e tornare a concentrarsi per poter dire alla costumista dove la stoffa stringesse e se lo stesse pungendo con gli spilli.
Un rumore deciso di metallo che scivolava contro metallo, poi Chris estrasse un paio di shorts di pelle nera dalla massa di vestiti: -Oh, e non ti hanno dato delle simpatiche coulotte da abbinare con questi?-
Oh-oh.

I ricci di Darren erano scompigliati e sudati dopo essere stati costretti per ore sotto la parrucca, e lui stesso non sembrava essere in condizioni migliori: aveva ancora gli stivaletti dorati ai piedi – nonostante fossero slacciati – e le calze che lasciavano ben poco delle sue gambe all'immaginazione, prima di scomparire negli shorts di jeans strappati ad arte; si era tolto soltanto i polsini e il leggerissimo gilet, entrambi parte del suo costume di scena.
Quando Chris risollevò lo sguardo sul suo viso notò che parte del rossetto era finito al di fuori della linea delle sue labbra piene, e desiderò intensamente di allungare un braccio e passarci la punta dell'indice.