Quando mi sveglio, l'altro lato del letto è freddo. Allungo le dita per cercare il calore della sua pelle, ma trovo solo le lenzuola lisce. Mi costringo a tirarmi su, ma le braccia sono molli e la testa mi pulsa, probabilmente a causa della sbronza della notte precedente. Gli occhi bruciano mentre li apro lentamente e mi guardo intorno, sono in una stanza ampia, grandi finestre luminose offrono un piacevole scorcio sul centro di Manhattan. Una giovane ragazza si avvicina, il corpo è quasi completamente nudo, cerco di mettere a fuoco lentamente il suo volto: occhi marroni, capelli biondi. I ricordi cominciano ad affiorare mentre appoggio la schiena alla testata del matrimoniale, Annie, Hanna, Alicie... non saprei dire con precisione. Mi limito a sorridere quando mi mette tra le mani una tazza di caffè fumante. Scuro, amaro come piace a me, come sono io, il liquido afrodisiaco mi scalda e rinvigorisce il corpo stanco, do una rapida occhiata all'orologio, le lancette indicano le nove passate.

Tratto dal capitolo 1:
La ragazza era confusa, come era possibile che stesse solamente considerando l’idea. Stiamo parlando di Draco Malfoy giusto? Eppure perché cercare il vero amore nel mondo reale se era già stata tradita da Ron, magari lui non l’ha veramente mai voluta e Ginny, lei sembra cosi contenta. Hermione si girò verso il palcoscenico dove le due ragazze seminude erano ancora intente a ballare. Era veramente disposta a vendere il suo corpo puro per qualche moneta. Dov’erano finiti tutti i suoi principi morali?
« Oh, no. Tu non ballerai al palo, non ti preoccupare. Tu starai con me e Ginny, solo champagne e comodità. Non permetterò che la plebaglia osservi le tue bellezze. »
La strega pensò alla faccia che avrebbero fatto Ron ed Harry se lo avessero saputo.
« Ci sto. »

Prima che il silenzio si protendesse troppo a lungo e che l’imbarazzo calasse nuovamente prepotente fra di loro per dividerli, Hermione scostò leggermente il suo volto dall’ampia spalla per mordere affettuosa il ruvido mento del ragazzo dove i pochi sparuti peli si inumidirono. Passò qualche secondo prima che Harry, evidentemente sorpreso dal gesto dell’amica, dirigesse nuovamente l’attenzione al suo umido volto e accostasse delicatamente le morbide labbra sulla punta del naso arrossato della ragazza. La strega, annebbiata dalle vigorose emozioni contrastanti e confusa dalla frenesia di quel gioco perverso, si avvicinò titubante alla bocca del ragazzo, chiuse le pesanti palpebre e si abbandonò all’inebriante piacere delle sue candide labbra.

Tratto dal capitolo 1:
"Nessuno si era accorto della pausa che Ron si era concesso; a capo della lunga tavolata imbandita di alcolici e patatine sedeva Harry Potter, magro, occhi verdi e capelli disordinati teneva tra le braccia nodose la sua ragazza, Ginny, che pareva l’unica a non accorgersi degli innumerevoli tradimenti del compagno, o almeno insieme al fratello, che non aveva mai dato prova di grandi doti d’intelligenza. Qualche posto più a destra sedeva Neville Paciock, un ragazzo paffuto e un po’ imbranato, ha una cotta di Luna Lovegood da tempi immemorabili, probabilmente dal primo giorno di scuola quando si sono conosciuti, ma nonostante ciò era l’unico ragazzo presente in tutta la stanza che non fosse ancora riuscito a portarsela a letto, e anche quella sera dava tutta l’aria di star fallendo miseramente ancora."