Corri. Senti la gola andare a fuoco, le gambe che stanno per cedere per lo sforzo, ma non hai intenzione di fermarti, nè di rallentare. Sai che se non riuscirai ad arrivare in tempo, avrai perso anche l'ultima possibilità di vederlo. Sai già che fargli cambiare idea sarà impossibile. Eppure devi vederlo.
E' una giornata soleggiata di primavera, tira una leggera brezza. Sarebbe una giornata ideale. Ma proprio quel giorno, mentre corri, senza prendere fiato, stai morendo dentro.
[...]
"Ti sto ancora aspettando Mello"
[...]
"Non puoi capire, non sai cosa era stare qui per me! Tu non hai idea di quello che subivo." ..." Tu non sai con che cosa devo convivere, quel senso di colpa mi uccide, ogni giorno, da quando è morto."
Questa è la mia seconda long, fatemi sapere che ne pensate :)

dei flash gli attraversarono la mente, frammenti di ricordi che si facevano pian piano piu nitidi, botte, dolore, urla: già, era di nuovo colpa sua, ancora una volta quel bastardo era riuscito a trovare un pretesto per picchiarlo. (...)
Molte notti sognava di scappare, andare lontano ed iniziare una nuova vita, spesso preparava una borsa con tutte le sue poche cose e arrivava fino alla porta d'ingresso. Non aveva mai trovato il coraggio di proseguire oltre.
La vita di Mihael Keehl sembra destinata a non cambiare, fichè non incontra Mail, un ragazzo diverso da tutti quelli che lo circondano..

Ogni volta che riguardi quella fotografia ti viene da ridere.
E' la prima delle poche che hai di voi due insieme. Lui ha una faccia talmente assurda che, nonostante tu abbia riguardato quella foto migliaia di volte, riesce ancora a strapparti un sorriso, anche se carico di malinconia.
[...]
Qualche volta, nei giorni in cui ti senti particolarmente masochista, riapri l'unico album di fotografie che hai, dove ci sono quelle poche foto vostre. Sembra passato così tanto tempo.
[...]
Non sai bene com'è finito tutto.
Forse sua madre deve aver scoperto qualcosa su di voi. In fondo non ha mai voluto che Mello ti frequentasse

Cammino da ore per le strade deserte di New York. Giro ormai a vuoto, senza una meta precisa. Fa un freddo maledetto, di quelli che ti penetrano nelle ossa, ed io ovviamente, sono stupidamente uscito solo con la giacca di pelle.
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Non posso crederci: sei lì, disteso sul letto con le mani incrociate dietro la testa e gli occhi chiusi. Anche tu bagnato fradicio
Rimaniamo qualche attimo a fissarci, i nostri occhi sono come incatenati

A volte ti chiedi che senso abbia avuto la tua esistenza, tutti quei test, tutto il tuo ammazzarti di studio, le notti insonni passate sui libri per riuscire ad arrivare primo. Per cosa poi? Per morire a vent'anni come un cane? [...]"Mello" la voce di Matt ti distrae dalle tue riflessioni
Salve a tutti questa è la mia prima fanfic, spero vi piaccia :) è ambientata nell'ultima notte di vita di Mello e Matt