Siamo la sigaretta la mattina fuori da scuola. Siamo quelli che si innamorano di sconosciuti in autobus. Siamo i lobi allargati. Siamo i tatuaggi. Siamo la musica come unica salvezza. Siamo i 5 e ½. Siamo il cappuccino alla macchinetta di scuola. Siamo le versioni di latino. Siamo gli abbracci. Siamo la solitudine. Siamo il vuoto. Siamo la passione. Siamo i motorini che sfrecciano sul cavalcavia. Siamo le manifestazioni in piazza. Siamo Facebook, Twitter, Ask e Whatsapp. Siamo i capelli colorati. Siamo i film. Siamo i gelati. Siamo i viaggi.Siamo i libri. Siamo le cicatrici di guerra incise sulla pelle. Siamo la neve. Siamo i coriandoli. Siamo il cioccolato. Siamo le incertezze. Siamo i pettegolezzi. Siamo le parolacce. Siamo i primi baci. Siamo le goccie di acqua salata sulla pelle ambrata in estate. Siamo la rabbia. Siamo l'amore. Siamo i fiori che nascono a primavera. Siamo adolescenti. Siamo la vita. Sono un'adolescente con un milioni di problemi: una vita da schifo, gente che fa schifo, un corpo che odio. Per questo scrivo, per sentirmi libera, per spiccare il volo. Scrivo perché una vita, la mia vita, mi sta stretta. Noi autori siamo diversi. Non viviamo la nostra vita ma ci facciamo coinvolgere dalle nostre storie tanto che, a volte, non riusciamo a distinguere la fantasia dalla realtà...non sarà un bene quest'ultima cosa ma è ciò che ci fa star meglio. Vivere nelle vite altrui, vivere in un mondo proprio liberandoci del peso della nostra vita.