Un mese prima della mietitura per I 74° Hunger Games, Katniss e Gale si incontrano come ogni giorno per cacciare.
"Le avrebbe voluto rivelare che voleva essere lui, quello che le spostò i capelli dagli occhi, quel giorno, e che lo avrebbe voluto fare anche adesso..."

[Storia ispirata alla fan fiction interattiva "500".
Distretto 6, Jeremy Corgan.]
Il fumo dell'ultima sigaretta che John, il suo coinquilino, aveva deposto nel portacenere vorticava ancora nell'aria, regalandole il suo retrogusto atroce di cenere.

Chi si ricorda di Delly Cartwright? La dolcissima migliore amica di Peeta Mellark? Io la ricordo bene. Conoscete la sua storia?

La mano di Willow è stretta nella mia. Non mi lascia, stringe le mie dita con forza e le sue spalle si muovono senza riuscire a trattenere i singhiozzi. Piange, Willow, guardando ciò che vedo io. Il bianco della spuma del mare che cerca di raggiungere la riva.
Lo diceva, mia madre, che la marea torna sempre e ha atteso così tanto il suo ritorno, con la consapevolezza che non avrebbe mai varcato la soglia della loro casa. Lo sapeva, ma continuava a sperare e a credere. A farsi forza.
[...]
«La marea torna sempre, Junior, ma sono stanca». Le sue braccia trovano il mio collo e mi stringe a sé. «Ti voglio bene, Junior. Divertiti, in mare».
{Fa parte della serie Colors. || Fanfiction fortemente psicologica che tratta in modo esplicito alcune patologie psichiche || Contenuti forti}

Dal testo:
"Il sole era soffocante, le mie labbra erano secche screpolate a causa dell'assenza di acqua. Mi ritrovo nell'arena, in sottofondo si sente la voce di Wiress del distretto tre che come un mantra ripete Tic- Tac. La voce si sfuma nell'aria, e come se i miei muscoli agissero da soli mi alzo e cerco di capire da dove proviene la voce. Con gli occhi la cerco, ma mi scontro in due occhi azzurri come il mare."
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Salve a tutti, questa è la mia prima storia che scrivo e pubblico, accetterò qualsiasi commento. Spero davvero che qualcuno si appassioni alla mia storia.
Un bacione - Vale ❤️

[Flash Fiction| child!Gale/Mr. Hawthorne | Gale e suo figlio]
“Che combini, discoletto?” domandò Joel Hawthorne, arruffandogli i capelli.
“Gioco a volare” spiegò Gale, spingendo uno dei sassolini fino al padre. “Questi siamo io e te e voliamo via in un posto dove si può sempre correre nei boschi. E portiamo anche la mamma e tutti quelli che vogliono venire con noi.”

Sono passati 3 anni: la rivoluzione è finita; Katniss Everdeen è morta; i Distretti 12 e 13 sono stati distrutti definitivamente; i ribelli rimasti in vita durante l’attacco con le bombe incendiarie sono stati catturati, rinchiusi in delle celle e torturati fino alla quasi morte. Sono tutti morti, alla fine. Ora a capitanare tutta Panem c’è Klara Snow, figlia dell’ex spietato presidente Coriolanus Snow, morto durante la rivoluzione. Klara segue le orme del padre e per vendicare la sua morte riporta in vita gli Hunger Games per ricordare che anche i più forti, non possono dominare sulla potenza di Capitol City. Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore.
Questo è il primo capitolo che ho scritto dei 78 Hunger Games; spervo vi piaccia e spero recensiate in tanti! tra un po pubblicherò il secondo capitolo. Ci tengo alla vostra opinione

[Storia ispirata alla fan fiction interattiva "500".
Distretto 8, Who Powell.]
Gli enormi occhi marroni di lei si soffermarono sulle guance dell'impacciato Chuck. Lui aveva pensato addirittura di regalarle qualcosa? Per un attimo, una sensazione totalmente estranea a lei la avvolse. Si sentì... speciale, per una persona, lei che non era stata quasi considerata neanche dai suoi genitori.
[...]
Se solo quella paura così acuta non l'avesse conquistata, non l'avesse impaurita della gente, e dello splendore e del buio che trascinava con la sua apparizione.
[...]
Fuori dalla finestra, la vita nell'8 scorreva con l'estenuante normalità di tutti i giorni.

- "Non c'è più bisogno di fingersi forte con me, Katniss". Pensò, mentre la pedana cominciò ad alzarsi, conducendolo sul palco.
- Le telecamere continuavano a riprenderli, non poteva fare nient'altro tranne continuare a recitare. Mai avrebbe creduto che baciarla sarebbe stato così doloroso. "Sbagliato".
- Aveva sognato tutto quello per quasi la sua intera vita. Stringere Katniss tra le sue braccia, accarezzarle il fianco e sentire la sua nuca appoggiata al suo petto.
- «Scappiamo. Per un po', almeno». Rispose, allungando il passo.
- Non aveva senso cercare di avvicinarsi a lei soltanto perché, durante il Tour, erano soltanto loro due. Non voleva essere colui che apriva le braccia quando non c'era nessun altro a sorreggerla.
- La piccola aveva le braccia lungo i fianchi, i capelli sciolti che le cadevano, scuri, sulle le spalle. Aveva i suoi occhi, ma la bocca era tutta di sua madre. «La mamma è andata nel bosco?» Domandò sedendosi ed aspettando che Peeta le tagliasse il pancake.
{Fa parte della serie Colors || Pre-Post!HungerGames, Pre-Post!Colors}

E se Katniss non fosse la guerriera che tutti conosciamo? Se fosse solo una normale adolescente di 17 anni con una vita sconvolta che dovrà ricucire pian piano?
Mamma non capisce che per me relazionarmi con gli altri, è alquanto complicato. Sono sempre stata abbastanza timida e con pochi amici. Di solito preferisco starmene da sola. Diciamo che la mia migliore amica è sempre stata la mia allenatrice. Diciamo che oltre a mio padre, è stata l'unica con cui andavo più d'accordo. Ma devo cambiare o almeno, ci devo provare. Città nuova, vita nuova dice mia madre; ma non ne sono poi tanto convinta. Busso respirando a fondo l'aria fresca di agosto e sperando che almeno siano gentili. Aspetto si e no due minuti, quando sento cigolare la porta. Mi volto lentamente e mi ritrovo davanti uno spettacolo che non avrei, forse, voluto vedere. Un ragazzo alto circa 1.70, con gli occhi azzurri e biondissimo. Porta un paio di jeans blu ed è senza maglietta. Spalle larghe, corpo possente. Crederei che fosse una statua se non lo avessi qui davanti. Non riesco a distogliere lo sguardo, fino a quando un suo sorriso mi manda ancora più in pappa il cervello.

Non è la prima volta che dormo abbracciata a Peeta, e di sicuro non è la prima volta che lo bacio. Ma da quando è finita la rivolta qualcosa è cambiato, lo sento. Sento di poter iniziare finalmente un nuovo capitolo della mia vita, in cui no vivrò più nel terrore che un giorno, quando avrò dei figli,questi potrebbero essere rinchiusi in un'arena dove dovranno combattere fino alla morte. Sono questi gli incubi che mi perseguitano,bambini morti e nuovi Hunger games, fortunatamente quando mi sveglio Peeta è li che mi accoglie nelle sue braccia calde e protettive in cui mi sento sempre al sicuro.Mi sono stancata dei fantasmi del passato che mi perseguitano,so di aver ucciso molte persone innocenti, e che forse mi merito di essere infelice,ma voglio vivere anche io una storia d'amore dolce e spensierata, non sempre però la fortuna è dalla tua parte,e ancora una volta non sempre le cose vanno nel verso giusto...

Nel Distretto 5 vive Finch, una ragazza orfana di madre e costretta dal padre a fare la prostituta insieme al fratello ed ad insegnare il mestiere alla sorella. L'unico lato positivo della faccenda è stato l'incontro con il suo benefattore, Haymitch. Purtroppo, è destinata a rivederlo solo agli Hunger Games, ed a scegliere se sopravvivere per tornare dai suoi cari o aiutare i tributi del Distretto 12 a vincere i Giochi ed, in tal modo, liberare Panem dall'oppressione. La sua decisione cambierà per sempre, in positivo ed in negativo, il Paese dov'è nata e vissuta per soli quindici anni.

Diversi anni dopo la guerra, Haymitch ed Effie hanno messo su famiglia. Un figlio cacciatore e una principessa un po' viziata.
Quando entrano in gioco i deliziosi biscotti di Peeta, è difficile resistere e non cominciare a fare i capricci.
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Sophia e Pan sono due OC che ho creato parecchio tempo fa e fanno parte di molte altre mie storie Hayffie, non è necessario inserire il loro BG qui, in quanto la storia si racconta da sola.

Wanda è una bambina di undici anni, capricciosa e viziata, di Capitol City. I suoi unici interessi sono gli Hunger Games e diventare stilista. Insieme ad Ardesia, la sua migliore amica, passa le giornate a guardare il reality show ed a giocare. Non ha preoccupazioni, né paure. La sua vita è quasi perfetta.
Il suo mondo si rovescia quando inizia la rivolta dei distretti.

[Post-saga| Distretto 2 | Gale Hawthorne | Posy Hawthorne | Raccolta di due one-shot]
[1] Gale, Quinn e Aris; “Beh?” esclama Quinn dopo un po’, facendo ciondolare la testa di Gale. “Hai finito di fare la donnicciola?”
“Ancora non l’hai capito?”
Aris,pianta gli occhi scuri e brucianti di rabbia dentro quelli di Gale. “Lo sta facendo apposta; vuole farsi fare il culo per sentirsi a posto con se stesso.”
[2] Posy & Aris; “Va bene che per te sono nanetta, ma questo non vuol dire che sono una femminuccia!” replicò Posy, mostrandogli i pugni. “Insegnami a combattere, così te lo dimostro!”
Aris accolse la richiesta con un brillio di interesse nello sguardo.
“E va bene” dichiarò, facendole cenno di spostarsi al centro della cucina. “Vieni qui; ma non lamentarti, poi, se ti becchi qualche colpo. Non sono mica un principe azzurro come quello del libro che ti piace tanto.”
“Piccolo Principe.”