Edgar Monfort è un dissoluto poeta francese preda delle sue insane dipendenze da oppio e alcol, tali da atrofizzare completamente la sua vena creativa nel caso non ingerisca un gran quantitativo di queste due sostanze. Durante un pomeriggio di noia, in seguito ad una crisi epilettica curata tramite droga e assenzio, ispirato egli si getterà a capofitto nella stesura della sua opera summa, un abominevole poema in versi frutto del suo stato di deliquio mentale e fisico.

Due studenti universitari dell'ateneo di Boston decidono di approfondire i loro studi riguardo culti pagani segreti in auge durante l'antichità, ma ciò gli porta a svelare alcuni misteri che sarebbero dovuti rimanere tali, convincedoli così a cercare di impadronirsi del segreto che regola la vita eterna e la resurrezione dei defunti. Il sentiero intrapreso, un cammino che lentamente logora il loro fisico e la loro mente, li codurrà a risvegliare un'orrore che, una volta scatenato, non saranno in grado di controllare, con conseguenze ben più che tragiche.

Owen Leever, emarginato sociale della cittadina di Merry Hill nel New Jersey, ha solo due uniche passioni, il giocare a carte e il bere, vizi in cui riversa la quasi totalità del suo magro stipendio come tuttofare. Per quanto sciatta, la sua vita trascorre tranquilla fra una birra e una partita, fino a quando un evento insapettato farà precipitare la sua esistenza in un vortice di violenza e orrore inimmaginabili.

Sfogliavo le pagine, e avevo trovato nella prima una scrittura svolazzante che recitava
“Angela Vianello, 1801. San Servolo. “
“Un diario di una detenuta di un manicomio?” mi chiesi, mentre sfogliavo le pagine bianche
«Chiara! Chiara ci sei?» la mia migliore amica mi aveva posato una mano sulla spalla, guardandomi con aria interrogativa «Guarda che stiamo per andarcene, ci stanno cercando tutti per poter ripartire sul bus!»
«Sì, volevo comprare questo, ma… non trovo nessuno a cui pagarlo…»
Gaia aveva alzato gli occhi al cielo «Per l’amor di Dio, Chiara, mettitelo nello zaino e basta, siamo di fretta! Dai, ti copro io» mi aveva detto, parandosi davanti a me.
Sapevo che stavo facendo una cosa sbagliata e qualcosa mi diceva di non farlo assolutamente.

Il tuo gatto graffia spesso la tua porta

Questa è una raccolta di storie dell'orrore che mischia fantascienza, fantasy ed il mondo di oggi.
Se avete alcune proposte di temi per le storie (vampirismo, zombie, eccetera) postatele nei commenti per favore.

Che belli gli animali da compagni vero?
State però attenti a quale scegliete di acquistare...

♥♥+introduzione+♥♥
♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥
La gola di lei pulsava accanto alla sua bocca e il suo tenero, Caldo profumo gli diede una leggera vertigine.una momentanea resistenza, ma fu inutile: era troppo vicina, troppo invitante.I canini spuntarono dalle gengive del vampiro.-puoi credere a questo ? -. Le sussurrò, e la baciò dolcemente sul collo. -e a questo sara?-.Poi il bacio pungente, lucente, alla luce della luna piena.Il bacio d'argento, rapido e netto, affilato come una lama; ma romantico al tempo stesso.
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Mi vesto lentamente, ancora rimuginando su quanto successo in mattinata, chiudendo la porta alle mie spalle: distrattamente mi incammino verso la metro, quando, camminando nei lunghi corridoi deserti, sento un odore strano nell’aria… quasi… metallico. Tra me e me mi dico che mi sto immaginando sempre più vividamente il caso e leggermente in ansia tiro fuori il cellulare.
7 chiamate perse, 7 messaggi in segreteria. Corrucciando la fronte, noto che è un numero sconosciuto.
Ascolto il primo messaggio “Ti consiglio vivamente di non uscire di casa”.

Nero che avvolge,
Nero che soffoca,
Nero di fame,
Nero catrame.
Nero che sempre più nero.
Tutto, soltanto…nero.

Il suo era un lavoro come gli altri.

"Pensala come una legge psicologica
della fisica: più paura hai di una cosa
più potere le dai"
-cit. American Horror Story-

Questa storia riguarda il natale (da come si può capire dal titolo), solo un po' più creepy :c

quando dopo tanto tempo ti ritrovi a scrivere sul tuo sito, più per inerzia che per volontà.
ma cosa scrivere, bisogna accontentare tutti, tutti devono essere felici.
quindi una storia che è più un dialogo tra me, piccola scrittrice, e voi, lettori curiosi.
vi prego entrate. non vi succederà nulla.