-Alpandisky non riusciva a non pensare alla giornata che le attendeva. Era stata chiamata per partecipare ad un nuovo programma televisivo: "Confusion"-
La protagonista partecipa, senza rendersene conto del tutto, ad una nuova serie televisiva, completamente creata a caso, senza alcun senso.
Nel testo faccio riferimenti a personaggi e film vari, come ad Edward mani di forbici, Lady Gaga e Biancaneve.
L'ho scritta 4 anni fa, non giudicatemi per questo, per favore XD
é un racconto molto demenziale.

Come ci si sente quanto si è soli e bistrattati? Come uscire da questa situazione?
Dal testo:
"Era da tempo che cercava una via di uscita, si sentiva oppressa, sola, lasciata in un angolino, carica dei pesi degli altri, una situazione insostenibile ormai."

Vi è mai capitato di chiudere gli occhi e trovarvi in un altro posto? Forse come un sogno dove rifugiarsi, forse come un incubo da cui scappare. Personaggi che hanno vita propria, dal distaccato ma saggio Dottore, alla rossa misteriosa, fino a un ragazzo che è tanto bello quanto inquietante.

Frammenti Nonsense.

Dal testo:"E mi piaceva guardare il cielo,mentre aspettavo che una stella mi cadesse addosso,o,in alternativa,che io cadessi addosso a una stella-chissà se i bambini delle stelle mi osservavano come se fossi una stella?Stavo lì a galleggiare e non riuscivo a nuotare,così facevo la morta mentre raccoglievo i resti delle gomme per cancellarmi la faccia."

Questa non è una storia, ma una raccolta. Una raccolta composta di poche righe per pagina che ho scritto anno dopo anno. Alcune sono vecchissime, altre meno.
Sono semplici pensieri presi dalla mia pagina facebook che volevo pubblicare per non perderli. Perché sono parte di ciò che sono, di ciò che sono stata e sarò.

Ritratto di una città. Sotto acido.

Raccolta di storie scritte in ore buche, allegorie degne di Dante e significati figurali abbastanza incomprensibili serviti insieme a un goccio di vino rosso (quello che bevo mentre studio letteratura, s'intende).

La mia testa mi suggerisce che sono sempre sull'orlo del crollo.

Finii di scrivere l'ultimo punto quando sentii una leggera pressione alla spalla.
Mi girai e quel che vidi mi spaventò così tanto che svenni rovesciando la povera sedia già malconcia giù con me.
Mi ripresi dopo qualche minuto dandomi della stupida. Decisamente e in maniera assolutamente definitiva non potevo aver visto il mio personaggio guardarmi con aria di disapprovazione appoggiato sulla mia spalla.
Mi rimisi seduta. O meglio, volevo mettermi seduta, ma al mio posto c'era il giovane cavaliere a cui in un impeto di noia avevo dato una storia.
A: -Le sembra giusto che un cavaliere nobile come me possa finire in un modo così sdegnoso?- sbraitò contro di me. - E poi da quale parte del cervello le é uscito il nome Abelardo? -
Cosa potrebbe succedere se un giorno il personaggio che hai creato si ribellasse a te, stanco del destino che come autore gli hai assegnato?

Un camino, alcuni passi lenti. Una stanza vuota, una donna in camicia da notte. Il tempo, le cantanti sulla riva del mare. Le porte che si spalancano sul cuore morente di un attore. Il nudo, il tuo vestito a sfumature noir...

"Noi siamo gente strana"

C'è chi cade in Wonderland,
chi attraversa il binario 9 3/4 per Hogwarts
e chi sniffa un po' troppo finisce a Drug Ville..

Rappresentare il rumore.

"Maria, tra quanto passa la metro?"
"Dodici minuti"
"Cosa?! Ma è una vita! Andiamo in autobus, va'"