- "'In ogni caso, prima di tutto devi sapere un paio di cose, novellino... [...] Primo: il tuo nome d'ora in poi non sarà più Kumachi...'" -
*CRACK*

- "[...] Qualcosa catturò la sua attenzione....
Le scarpe di Usagi-san." -

- "Misaki afferrò il telecomando prima che potesse fare altro e spense la TV.
'Non si fa così, Misaki.' ammonì Usagi-san con un finto cipiglio severo, 'Beh, ora però voglio sentirlo dal vivo. Quello che stavi per dire.'" -

Tutto cominciò quel giorno di tanti anni fa... chi avrebbe immaginato che quello sarebbe stato l'inizio di tutto...?

- "Akihiko rimase in silenzio, per una volta non sapeva cosa dire—non ricordava di aver mai visto Misaki così... si sentiva enormemente in colpa a sapere che erano stati lui e la sua stupida ostinazione a causare tutta quella sofferenza. '... Misaki, mi dispiace, non era mia intenzione farti preoccupare.'" -
4° classificata al contest 'Inferno, Purgatorio, Paradiso: Le Tre Cantiche' indetto da Saiyuki 3

- "Il sorriso di Misaki si fece tirato, comprendendo perfettamente come si sentissero i due editori più vecchi. In quel momento, i suoi occhi verdi caddero sulla copertina del libro che Onodera stava leggendo (che stava tentando di leggere): La Casa delle Bambole, Usami Akihiko." -
*cross-over con Sekai-ichi Hatsukoi!*

Una bollente giornata d'estate...
una passione più ardente dello stesso sole...
è pronta a consumarsi tra i due amanti che cercavano invano di sottrarsi all'intenso calore.

Primo tentativo di FF su Junjou siate Gentili xD
Grazie u_u

Tre one-shot, una per ogni coppia di Junjou romantica.
(contenuto altamente PWP)

Era questo quello che pensava Hiroki di Nowaki, che era un bugiardo.
Aveva detto che sarebbe rimasto, lo aveva promesso.
E invece se ne era andato, lo aveva lasciato solo.
Ed era anche colpa sua, lo sapeva ... ma questo non lo avrebbe mai ammesso a causa del suo orgoglio.
Ma cosa se ne faceva adesso Iroki del suo orgoglio? Cosa se ne faceva adesso che non aveva Nowaki al suo fianco?

Misaki ama Usagi-san, lo ama quando fanno l'amore, lo ama quando lo tiene stretto a se e lo riempie di attenzioni. Lui ama Usagi-san, e si sente stupido, perché non riuscirà mai a dirglielo.

“Spero mi conceda l’onore di rivederla, sensei.” Pronuncia allora la donna con tono mellifluo, portando la mano dalle lunghe unghie viola laccate a stringere quella di Usagi-san.
No. Takahashi Misaki, studente universitario e abile lavoratore, non può essere geloso di Usami Akihiko.

- "[...] Sapeva che non poteva usare San Valentino come spiegazione ma fortunatamente il suo compleanno cadeva a metà fra quella ricorrenza e il White Day. 'Beh, che aspetti? Aprilo.' aveva incitato dopo un minuto di silenzio." -

- "C'era un sogno che Misaki faceva, di tanto in tanto. Si trattava di un qualcosa di molto comune... qualcosa che ben si addiceva ad una persona semplice, che viveva senza troppe pretese—qualcuno di comune, appunto, com'era Misaki." -

-Ti amo, Usagi-san. E' stato fantastico.- confessò Misaki, sorridendo.
Suzuki-san si alzò in piedi e si mise ad applaudire. -Che ne dici di svegliarti ora, Akihiko?-
Svegliarsi? Cosa voleva dire che doveva...?
-Maledizione svegliati baka-Usagi!- urlò per l'ennesima volta Misaki. -Ti sembra il caso di collassare qui?! Almeno cerca di morire in un posto dove non mi dai fastidio, dannazione!-
Una breve shot sulla meravigliosa coppia formata da Usagi-san e Misaki.