Questa è una fanfic che scrissi ben 6 o 7 anni fà, revisionata. Cross over tra Paradise kiss e Nana. Siate clementi ero giovane .
Shin confuso per le strade di shibuya, innamorato dell' amico, cercherà consolazione nel caos di un locale e farà un incontro inaspettato con un bel giovane dai capelli azzurri come i suoi.Lui si chiama joji ed è di una bellezza estrema. Che ne sarà di loro due?. Riusciranno a consolare le loro ferite d amore tramite una notte di fuoco?.

"Quando ero arrivata a Tokyo sembrava che ogni cosa girasse bene, che finalmente la fortuna mi avesse colpita e il demone celeste fosse sparito. Ero felice, felice come non mai. Potevo stare con Shoji dopo un anno di relazione a distanza, potevo vivere da sola, potevo cercare di raggiungere l'indipendenza e, cosa più importante di tutte, ho conosciuto Nana e ho potuto vivere con lei." I pensieri di Hachi verso Nana.

First Drabble: Koichi Sato:"A volte ascoltare i fatti degli altri può risultare interessante, si possono conoscere molte cose sulle persone, alcune che non t'immagineresti mai."

Salve a tutti! Questa e la mia prima fic e spero vi piaccia. Parla di come vorrei che finisse, per me, la storia di Nana. Un bacio a tutteeee xD

Sai Hachi, ricordo ogni giorno quella notte di luglio...è stato bello scrivere insieme i tanzaku e appenderli ai rami, non trovi?
Anche se so che adesso non potremmo più ridere come allora, visto tutto quello che è successo, rivolgo il pensiero a quei momenti con un pò di nostalgia.
Sai, penso proprio che dovremmo rifarlo. Tutti insieme.
Una raccolta di 10 desideri, dei Trapnest e dei Blast.
Primo Tanzaku- Hachi
Secondo Tanzaku- Nana O.
Terzo Tanzaku- Serizawa Reira

Satsuki Ichinose respira l'inverno e il ricordo di Ren Honjo.

Un sogno può essere così bello.
Può essere rilassante, può donare gioia.
Un sogno può essere pieno di colpi di scena.
Un sogno, può trasformarsi in un incubo.
...un incubo chiamato realtà.

Sapendo che un bambino avrebbe cambiato il nostro destino.
Sapendo che un bambino ti avrebbe fatto rimanere al mio fianco.
Sapendo che un bambino ti avrebbe impedito di morire.
Il bambino, l’avrei fatto nascere immediatamente.
[Nana - SPOILER.]

One-Shot. SPOILER.
Nana riflette sulla sua vita, "parlandone" con Ren.
In queste poche righe, ho cercato di riprodurre quello che a mio avviso sarebbe stato il finale perfetto.

> Non appena sentì quella voce Hachi rimase paralizzata.
Quella voce dolce, che non sentiva da quasi un anno ormai.
Cerco di rispondere, ma le parole rimasero bloccate nel fondo della sua gola. Le sue labbra incapaci di articolare una parola. [HachixNobu]
Tanto per cambiare, eccovi un'altra fan fiction sulla coppia, a mio parere, più bella dell'anime :). Enjoy it!
Ringrazio tutti gli eventuali lettori e/o commentatori. Le critiche sono ben accette! :)

Ma i ricordi sono brevi, ci fanno provare una certa malinconia, perché non ritornano indietro. Noi però non ci arrendiamo di fronte all'evidenza, continuiamo a farci del male – masochisti che non siamo altro – e ripercorrere ancora, ancora e ancora lo stesso spezzone, fin quando non ci convinciamo del fatto che stiamo sognando ciò che è già stato. Non ritornerà più, è inutile illudersi.

[Sesta Classificata al contest "Il posto giusto, nel momento giusto... o no?" indetto da RedDiablo e KikiWhiteFly su EFP FORUM]
Takumi e Reira non si sono mai confrontati sui loro reali sentimenti.
E' il momento di farlo... a modo loro!

E’ la prima drabble che scrivo, sinceramente spero possa essere venuta bene. La fic è ambientata nell’ultima puntata dell’anime di Nana, quando si ritrovano tutti nella stanza 707 e Hachiko prepara la vasca da bagno per Nobu. Ho voluto in qualche modo sondare i pensieri della giovane. Spero sia di vostro gradimento.

Nana e Hachi frequentano lo stesso liceo. Sono uscite insieme un paio di volte, ma, alla fine, la mora non si è più fatta sentire. E' forse questo che porta la piccola Hachiko a struggersi disperatamente e a cercare la figura della ragazza ovunque, riscoprendosi innamorata. Poi quel giorno. Quel giorno quelle che erano nate come insicurezze, divennero chiari concetti.