L'incubo peggiore di ogni studente universitario, contornato da un continuo susseguirsi di sfighe, litigi, disastri culinari e incontri spiacevoli. Tutto questo, proprio nel giorno peggiore possibile.

Ma, tra le centinaia di cose che ancora lo infastidivano, lui odiava quando non era al centro dell’attenzione. E come dargli torto, lui sì che se lo meritava di avere gli occhi di tutti puntati addosso, infondo era un dio, chi altri avrebbero dovuto guardare se non lui?
Ecco, il problema si poneva proprio a questo punto: se c’era una cosa ancora peggiore di non essere il protagonista di ogni cosa, era quando i sopracitati occhi da feccia mortale non lo notavano perché impegnati a spalmarsi come lurido burro sul corpo sinuoso di Tsubaki, e lì sì che si incazzava sul serio

Se c'è qualcosa che Maka odia più di ogni altra cosa al mondo, quelli sono i tacchi.
La ragazza può infatti affermare con certezza che essi siano una sorta di maledizione di qualche strega sadica, e ne ha tutte le prove.
A confermare ulteriormente la sua teoria c'è l'esito disastroso della sua serata: si ritrova infatti con dei piedi a pezzi, il morale a terra ed un partner che le rivolge le spalle ignorando completamente i suoi lamenti e le sue tacite richieste d'aiuto.
E pensare che l'aveva anche avvertita, prima di uscire: "guarda che stavolta non ti faccio da bastone" le aveva intimato mentre, appoggiato allo stipite della porta, l'aveva osservata indossare le scomode scarpe.
"Fatti i fatti tuoi" aveva gracchiato acidamente lei e l'albino, roteando gli occhi, "bene, anche stasera mi farò gli affari miei" aveva risposto.
Chissà quanto starà godendo adesso nel vederla così sofferente e miserabile, quello stronzo.
Dannato Soul, e dannati, dannatissimi tacchi.

In cui Black*Star e Soul hanno una conversazione da uomini riguardo vagine ed assorbenti.
L'albino, comunque, finisce per pensare tutto il tempo a quanto gli piaccia prendersi cura della propria Meister... ma questo Black*Star non deve necessariamente saperlo.
MakaxSoul
Accenni di TsubakixBlack*Star

Solo il Sommo Shinigami e un Death the Kid di appena due anni.
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Questa storia partecipa al Calendario dell’Avvento (Ripopoliamo i Fandom!) indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp.
Casella 21: Scrivi un missing moments fluff. "Hai visto? Nevica!". No ship.

Una ragazza era amante del mondo di soul eater, ogni volta ne rimaneva affascinata non sapendo che questa stessa passione l'avrebbe trasportata in un altro mondo grazie a una falce e una chiave ... Quale sarebbe stato il suo ruolo in quel mondo? E perché la chiamavano chiave? E avrebbe fatto da cupido tra Maka e soul? In più il ragazzo che diventerà la sua buki scioglierà le catene del suo cuore?

Soul è un giovane ragazzo che ha un sogno nel cassetto: Avere un suo collettivo rap e divenire celebri. Dovrà però confrontarsi con Hiro, lo spocchioso rivale, e il suo gruppo. Tra conflitti, tensione, delusioni e rabbia, riuscirà Soul a farsi valere e a coronare il suo sogno assieme ai suoi amici?
Soul Eater ResBang 2017
(La fic è segnata come Song-Fic, ma non c'è il testo delle canzoni nella fic per evitare interruzioni)

|SoMa||TsuStar||KidLiz|
❤Rosso ~ Sangue:
"E poi il sangue rosso di Soul schizzò sul suo volto, sul pavimento, sulla spada demoniaca, ovunque..."
🔶Arancione ~ Maglietta:
"Gli dei non sono portati per le sorprese verso i comuni mortali, di solito sono loro quelli che dovrebbero farle alle divinità - dannati amici che gli avevano fatto venire l'idea."
💛Giallo ~ Girasole:
"Non c’era nessun allarme pronto a scattare, nessun sistema di sicurezza da eludere, nessuna necessità rubare per sopravvivere, nessuna sirena di polizia alle loro calcagna. [...] In compenso a tutte quelle migliorie c’era da sopportare uno shinigami con ossessioni davvero fastidiose."
💚Verde ~ Tè verde:
"Era una cosa solo sua e di Maka, che gli altri non potevano capire [...]. Era una loro piccola usanza che negli anni si era consolidata, uno dei rari impercettibili gesti affettuosi della bionda."
💙Azzurro - Stella e cielo:
"La ragazza si sentiva come una piccola stella che aveva imparato a brillare proprio grazie alla temuta notte nera [...]"

Sto precipitando, fino ad un attimo fa ero in camera mia a studiare e adesso sto vagando nel vuoto, cado rumorosamente in una stanza nera tranne per quella piccola circonferenza di luce che mi circonda, mi sanguina un ginocchio ma non me ne preoccupo perché sento dei passi, un ragazzo si ferma a dieci metri di distanza da me ma non riesco a riconoscerlo, mi alzo e corro verso di lui.
La sveglia sta suonando e apro gli occhi.

Sto precipitando, fino ad un attimo fa ero in camera mia a studiare e adesso sto vagando nel vuoto, cado rumorosamente in una stanza nera tranne per quella piccola circonferenza di luce che mi circonda, mi sanguina un ginocchio ma non me ne preoccupo perché sento dei passi, un ragazzo si ferma a dieci metri di distanza da me ma non riesco a riconoscerlo, mi alzo e corro verso di lui.
La sveglia sta suonando e apro gli occhi.

In quel momento di disperazione e lacrime non potevano resistere al destino che aveva avuto origine da quella missione,ma proprio mentre la sofferenza accede ai loro cuori passerà di lì anche qualcos'altro...,

Se durante il combattimento con Chrona a Firenze non fosse andato tutto liscio?
Cosa sarebbe accaduto a soul dopo essersi ferito?
Sarebbe stato bene? Sarebbe andato tutto come una volta o si sarebbe distrutto tutto?
Vi siete mai chiesti cosa sarebbe potuto accedere a Soul a causa della sua ferita?
Tratto dal capitolo 2
“Professor Stein la prego come sta Soul ?“ chiese con voce isterica la ragazza ,due profonde occhiaie adornavano il suo viso.
Il professore emise un attimo di silenzio per poi comunicarle che avrebbe prima dovuto parlare con il Sommo Shinigami.
“La prego me lo dica ….non posso più aspettare la prego! “ ripetè sull'orlo delle lacrime.
Stein osservò la ragazza per poi dire solamente tre parole.
Tre maledette parole che misero fine a tutto nella Mainster.....
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( Storia con finale aperto - momentaneamente finita)

Rosso, come il guizzo cremisi che ti annebbia il cervello quando la lama della spadaccina affonda nella tua arma, tu allora indietreggi inerme, sorda ai richiami della falce che ti esorta a difenderti.
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[Drabble di 110 parole su ciò che potrebbe aver provato Maka all'interno della Basilica di Santa Mario Novella]

Maka affronta durante gli anni la fuga della propria grande eroina, la madre che l'aveva abbandonata, sotto le note di "Hello" di Adele.
Ma non è di certo sola, ci sono persone che sempre ci sono state e altre che hanno promesso di esserci sempre e di non abbandonarla per nulla al mondo, per cui Maka deve solo decidere che fare con il sogno di risentire la voce del genitore.
[principalmente BlackMaka friendship]
[MaKami NO INCEST!]
[accenni SoMa]
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"E per quell’attimo l’amò profondamente, ma non di quell’amore romantico che tutti cantano e sognano, l’amò come si ama la propria vecchia migliore amica, quella quasi-sorella nata due mesi dopo di te e che da sempre conoscevi e avevi al fianco.
[...]
La vide tremare leggermente e acconsentì alla sua tacita richiesta di abbassare per un secondo le barriere d’ego e d’orgoglio, lasciando che lo abbracciasse fino a spiegazzargli la maglia, nessuna lacrima stavolta, solo vecchio dolore e una malinconica delusione mai passata del tutto."

Soul e Maka al loro primo appuntamento.
★ Quest@ [fanfic/art/aesthetic/video/ecc] partecipa all'iniziativa “Artist Meets Artist” a cura di Fanwriter.it!
★ Fandom: Soul Eater.
★ Tipo di art: Fanfiction.
★ Rating: SFW (per tutti); NSFW (sesso/violenza/ecc): SFW.
★ Descrizione del vostro lavoro (BREVE):
Mi sono ispirata all'opera di Arya Tata:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3225918&i=1
Il punto focale sono Soul e Maka che simulano che il loro appuntamento sia qualcosa di ben diverso. Originariamente era una drabble, quindi in questo omaggio ho cercato di avvicinarmi il più possibile, ma senza fare la medesima cosa.
Numero parole: 210.