“Brian?”
“Dimmi.”
“Come si fa a capire se sei...gay?”
Brian lo squadrò da capo a piedi e poi scoppiò a ridere: “Tu mi stai dicendo che per un bacio, dato male fra l'altro, la lingua dovevi mettergliela in bocca non sulla guancia, comunque tu per un bacio e per una sveltina ti crei paranoie sulla tua eterosessualità?”
“Ma non è solo per quello.”
“Hai provato coi porno?”- il moro annuì- “Toccarti pensando ad una donna?”- annuì di nuovo- “Con un uomo?”- annuì ancora- “E con chi ha funzionato?”
Zacky si morse le labbra senza dire nulla, l'arrivo della professoressa lo salvò, si impose di seguire la lezione in modo attivo, voleva evitare di pensare a cosa aveva provato quella notte.
[Synacky]

"Questa è l'ultima traccia per l'album"
 
Se vi sembra di aver già letto questa storia, non è solo una vostra sensazione: l'avevo pubblicata circa un annetto fa, ma rileggendola non mi ha convinto abbastanza e l'ho riscritta. Questo è il risultato.

Tu vivrai per sempre Jimmy. La tua musica, si quella, ti fa essere vivo, nonostante tutto.
Perché, Jimmy, il tuo ricordo é sempre vivo, hai acceso un fuoco che difficilmente si spegnerà.
Semplicemente il mio modo di ricordare Jimmy The Rev Sullivan, un grande uomo che ora non é più con noi.

Ciao a tutti cari lettori! Questa è la prima storia che scrivo, naturalmente tutto frutto del mio amore malato per i nostri cari Sevenfold!
Cinque giovani musicisti scatenati pronti a tutto per realizzare il sogno di una vita, un'amica disposta ad aiutarli in ogni situazione, ed un nuovo e passionale amore!

Dal prologo:
-Non eri sempre tu a ripetermi che devo sempre cercare di essere abbastanza forte da andare avanti?-
Ma tu non sei mai stato la seconda scelta di nessuno. Non sai cosa significhi per me essere solo la tua seconda
scelta quando sono stata l'unica donna capace di prenderti con il caratteraccio lunatico che ti ritrovi.
Dov'era lei quando avevi bisogno di qualcuno?
Scoppio a piangere dinanzi ai suoi occhi mentre lui pensa bene di alleviare il mio dolore abbracciandomi.
Mi lascio abbracciare da Brian, senza trovare le parole giuste per dirgli che ho infranto la nostra promessa.
Non avrei mai dovuto accettare una cosa simile ma non avrei mai pensato di riuscire a tradire me stessa.
"- Solo sesso. Promettimi che non ti innamorerai di me.-
-Non c'è pericolo. Io li odio quelli come te.-
-Allora siamo d'accordo. Io soddisfo te e tu soddisfi me. Sarai...-
-Una specie di amante?-
-Sì. Ma ricordati bene quello che ti ho detto.-
-Non metteremo il cuore in ciò che faremo. Una scopata e nient'altro.-
-Promettimelo di nuovo.-
-Te lo prometto, Brian. Prometto.-"

"Willow guardami bene negli occhi.
So che ci stai male, so che ci soffri e che vorresti entrambi, ma ora guardami e rispondi.
Syn o Zacky? "
Ed è proprio quello il punto, il cuore dice una cosa, ma la mente, oh, quella dice tutt'altra.

Mi chiamo Shane Haner Sullivan (e no, questa non è una Jimmy x Brian) e sono nella merda fino al collo

Vorrei che tacesse.
Che chiudesse quella sua maledetta bocca, prima che io mi incazzi al punto da fargli un occhio nero.
È già successo.
Eppure lui continua a cercarmi, a...sperare.
Ma io non posso lasciare andare Jimmy.
Prima era il mio amore, ora è la mia croce.
Ma non m'importa.
Io la sto portando da solo verso il Calvario, con dignità.
Allora perché lui continua a tornare da me?
“Non è una buona idea, farmi incazzare.”
Lui fa spallucce.
Sembra portare la sua croce con molta più dignità di me.

Questa storia è un mio tributo per Jimmy.
E' il continuo di 'Will you stay away foREVer? - The Beginning - ed è una fanfiction i cui capitoli sono divisi tra passato (dal 2000 in poi) e presente (2010).
*La loro è una storia epica: attraversa gli anni, i continenti, vite distrutte, bagni di sangue...
-cit.*
P.S. Per descrivere questa storia, questa volta, decido di prendere una citazione da uno dei miei telefilm preferiti (Veronica Mars), sembrerà scontato, ma non importa, io adoro questa frase e per me, descrive bene il tipo di amore che io sto cercando di rappresentare nella mia fanfiction.

{Forse era troppo ubriaco per capire, forse era troppo sobrio per farsi schifo. Era in un vico, desolato e scuro e non sapeva di chi fossero quelle mani, troppo piccole ed esili, e quel corpo formoso ma non come Brian desiderava ardentemente. Stava baciando labbra che non sapevano di nulla se non di Ginger ale, sottili ed umide che non gli procuravano nessun brivido, nessun formicolio lungo il basso ventre. E si faceva schifo a pensarlo in quel momento, mentre stringeva fra le braccia quella ragazza, e le sue mani scorrevano sul corpo di Brian, troppo velocemente, quasi gli stessero dando fastidio. Sospirò dalle narici del naso, pesantemente, cercando di lasciarsi andare.}

Dinanzi a me, gli occhi color nocciola più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita, un nasino sporgente e delle labbra
sottili a dir poco affascinanti.
Uno spruzzo di lentiggini non troppo visibili gli ricoprono un po' del naso e la sua mascella contratta mi fa capire che dovrebbe
essere un uomo da cui avrei fatto meglio a fuggire.
Ed invece non l'ho fatto. Sono rimasta qui a lasciarmi baciare ed adesso mi sento una stupida.
Il ragazzo mi sorride ma io non riesco a ricambiare in alcun modo, pensando bene a cosa diavolo mi sia accaduto.
-Brian! Cazzo, Brian! Muovi il culo e scappa prima che sia troppo tardi!- Urla un ragazzo in lontananza, richiamando l'attenzione
dello sconosciuto che mi ha appena baciata.
Il ragazzo scappa via, riprendendosi il passamontagna dalla mia mano e continuando a sorridere con fare beffardo.
I cinque ragazzi fuggono via urlando libertà come se non ci fosse un domani.
Io mi siedo sull'asfalto freddo, toccandomi le labbra e desiderando solo di scomparire.

Che cosa può davvero fare una canzone? Delle poche parole scritte da persone sconosciute possono davvero salvare una vita? Una vita distrutta, di chi non ha più nulla da perdere. I ricordi assillano la mente dei naufraghi e lentamente infossano ogni desiderio, ogni sogno che può ancora indurre a sperare.
La storia di una vita. Forse non più brutta di altre, forse non più dura di altre. Ma non è forse diverso per ogni persona il suo modo di affrontare le situazioni?
Questa è solo la storia di una vita, forse non uguale alla realtà, forse diversa da quello che chiunque si aspetta. È soltanto la storia di una vita. La storia di una scalata verso la luce, verso il proprio posto nel mondo.
Questa non è una storia sugli Avenged Sevenfold, loro sono soltanto presenti come sfondo, o quasi.

E per la prima volta quel brivido che correva lungo la schiena, non era paura, ma desiderio.
E avevo scoperto di essere capace anch'io, di distinguerlo, di provarlo. Desiderio vivo, di possesso.
Perchè lo desideravo con tutta me stessa ogni volta che semplicemente incrociavo i suoi occhi verdi.
Lo desideravo ardentemente, come si desiderano solo le cose che pensi non avrai mai, ma che continui a guardare, o per follia o per autolesionismo.
Perchè avevo passato ore e ore a scorrere le sue foto.
Era perfetto.

Questa è una storia inspirata alla vita adolescenziale dei nostri Avenged Sevenfold.
Una vita un po' insolita ma piena d'emozioni!
Buona lettura!!

Mi sveglio nel bel mezzo della notte, sono sudato, agitato. L'ho visto di nuovo, i suoi occhi azzurri erano così vivi, non so cosa darei per guardarli ancora.