Il COPYRIGHT dei PERSONAGGI (ehhh
… magari lo avessi) appartiene alla Paramount Viacom e al compianto
Gene Roddenberry.
Chi
sono io?
E’buio: non vedo nulla, è come se un velo nero mi
avvolgesse, un velo imperscrutabile che aderisse ai miei occhi
impedendomi di vedere; non è stretto e non mi sta soffocando, si limita
ad avvolgermi, come per proteggermi.
Dove sono? Come ho fatto ad arrivare qui? Perché?
Poi, all’improvviso, ricordi, lampi di memoria, alcuni molto chiari,
altri confusi e altri ancora che non riesco ad identificare: quasi non
mi appartenessero…ecco: ora ricordo! I buchi neri…le distorsioni e la
mia parte razionale separata da quella emotiva e rammento qualcosa
d’altro…la paura che la mia controparte m’incuteva, certo, ma anche uno
strano malessere: non mi sentivo completo, mancava ancora qualcosa per
essere me stesso…mancava il mio lato emotivo. Ricordo che, spaventato
lo avevo definito come “lui” ma ora capisco che avrei dovuto dire
“io”…ma chi sono io? Umano? Vulcaniano? Uno dei due o entrambi? Non lo
so…credevo di saperlo ma ora non ne sono più così sicuro e ho paura,
paura di non trovare una mia identità, paura di non riconoscermi più in
niente, ma soprattutto ho paura di perdere me stesso diventando
qualcuno che non sono.
Ricordo quando, da bambino, piangevo per il dolore di una
leggera ferita o di una malattia e mio padre mi diceva di non
preoccuparmi perché la causa era sufficiente a giustificare la mia
reazione mentre mia madre mi accarezzava i capelli sussurrandomi parole
dolci per tranquillizzarmi, rammento i gesti affettuosi dei miei
genitori, quelli di mio padre, così rari, eppure forse per questo mi
sono più cari di altri, ricordo anche il dolore della separazione, del
legame spezzato quando me ne sono andato: in quel momento non ho
seguito la logica, la razionalità ma ho seguito il mio sogno ho fatto
quello che ritenevo giusto, non logico, semplicemente giusto e non per
mio padre, mia madre o per qualcun altro: l’ho fatto per me…ho seguito
il mio cuore, come avrebbe detto mia madre, l’ho fatto e non mi sono
pentito della mia scelta, nemmeno per un momento anche se è significato
perdere tutto: il mio pianeta, la mia città, la mia casa…la mia
famiglia!
Non ho rimpianti, anche se mi mancano le atmosfere del mio pianeta e
della mia casa, sono soddisfatto della mia attuale sistemazione.
Ripenso a quando ho scelto di studiare all’Accademia della Flotta
Astrale più che mai in quel periodo mi sono sentito libero e in pace
con me stesso: sapevo che era la scelta giusta perché ero stato io a
decidere.
So benissimo che la disciplina mentale è il modo migliore per
raggiungere l’equilibrio, ma più continuo più mi rendo conto di non
voler diventare freddo e dedito alla razionalità ho scoperto che il mio
lato emotivo è troppo importante, non posso perderlo … è il giusto
equilibrio tra le due parti che mi porta alla stabilità ma come posso
trovare il giusto equilibrio se non conosco ancora bene le due parti?
Forse non lo troverò mai forse l’ho già trovato ma non me ne rendo
conto o forse…forse...
Riapro gli occhi: c’è una luce…è forte in un primo momento e richiudo
le palpebre, poi le riapro e mi accorgo che la luce è soffusa…mi sento
strano: ho la vista sfocata, la testa pesante e il corpo
dolorante…credo di avere la febbre…sono a letto ma c’è qualcuno vicino,
intravedo una macchia azzurra e vicino una gialla più
grande...McCoy...e Jim...sento che qualcuno mi appoggia una pezza umida
sulla fronte...devo avere la febbre...sento che parlano con me...mi
dicono di stare tranquillo...che non succederà nulla...allora mi
riabbandono tranquillamente al dormiveglia senza timori, perchè mi fido
di loro: sono i migliori amici che abbia mai avuto...sono dei fratelli
per me, loro e il Signor Scott mi hanno sempre aiutato, mi sono stati
vicino quando ne ho avuto bisogno è grazie a loro che sono quello
che...sono: la stabilità che cercavo l’ho trovata qui, con i miei
amici...la mia nuova famiglia! E l’Enterprise è la mia nuova casa!
Ora so chi sono io: sono Spock di Vulcano, Primo Ufficiale e Ufficiale
Scientifico della USS Enterprise della Flotta Astrale a servizio della
Federazione dei Pianeti Uniti. Finalmente ho scoperto chi
sono e ho trovato il mio posto. Non lo lascerò mai e se dovessi
andarmene sarà per poco perché è ciò che mi fa essere me stesso l’
unico posto in cui mi sento veramente di poter dire: sono a casa.
FINE
Per Rei Hino a cui era piaciuta molto la prima storia e a
cui interessava il conflitto di identità di Spock, grazie per la
fantastica recensione e per avermi dato la possibilità di scrivere
questa ff. Ciao e a presto XD !
|