Seccatura Costosa

di telesette
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Seccatura Costosa

Immagine di: *taichikun14 su deviantART

Che razza di fregatura!

Ogni volta che Temari della Sabbia tornava a Konoha, per svolgere i suoi compiti da ambasciatrice, Shikamaru aveva la netta impressione che l'Hokage avesse deciso di "incastrarlo" con la scusa dell'incarico di alta responsabilità.
Aggiornare i rapporti diplomatici con Suna, specie lavorando a fianco di una certa seccatura bionda ( che oltretutto ormai conosceva fin troppo bene ), era tutt'altro che facile. Ogni volta che costei apriva bocca infatti, c'era sempre qualcosa che non andava: le misure di sicurezza, la velocità dei sistemi di comunicazione, la documentazione arretrata da certificare...
Insomma, a conti fatti, Tsunade gli aveva rifilato proprio una bella patata bollente.

- Ehi, Crybaby - esclamò ad un tratto Temari, vedendo il suo interlocutore distratto. - Mi stai ascoltando?
- Purtroppo - sospirò Shikamaru, con gli occhi fissi davanti a sé e le spalle incurvate.

Facendo finta di niente, Temari proseguiva imperterrita nello snocciolare il suo monologo. La cosa andava avanti per ore, giorni... settimane anche, a seconda della durata delle sue visite di rappresentanza. Al momento si trattava di stabilire un preventivo, per finanziare l'appalto di importanti lavori pubblici per entrambi i paesi; tuttavia Temari cominciò a storcere il naso, una volta confrontate le sue cifre con quelle approssimative di Shikamaru.

- Ma ti ha dato di volta il cervello, o cosa - fece la bionda stizzita. - Mi spieghi da dove salterebbero fuori questi centoventicinquemila ryo di preventivo, su una cifra che io invece riporto più bassa di tremilacinquecento ryo ?!?
- Perché, a differenza di te, io ho calcolato anche lo smaltimento dei materiali di scarto - sottolineò Shikamaru, sfregandosi l'orecchio con una smorfia. - A meno che tu non li voglia tenere per ricordo...
- E non sarebbe più economico riciclarli per riempire le fondamenta? - rintuzzò la bionda, sbattendogli in mano il preventivo con tale violenza da togliergli il fiato. - Come minimo, riusciremmo a scalare altri duemila ryo di spesa!

Shikamaru aggrottò le sopracciglia.

- Dobbiamo spendere una cifra che si aggira attorno ai centoventimila ryo... E tu stai a contarne duemila? - mormorò.
- Sturati le orecchie, Crybaby - lo zittì lei severa. - Quando si tratta di denaro pubblico, gli sprechi non sono tollerabili, ficcatelo in testa!

Subito costei ricominciò a tormentarlo con uno dei suoi monologhi.
Coprendosi il volto con le mani, Shikamaru capì che l'unico modo per farla stare zitta si traduceva nel solito invito a pranzo ( non deducibile, ovviamente ). Con fare rassegnato, il giovane tirò fuori il borsellino e si assicurò di avere con sé abbastanza contanti.

- Un altro mese con lei, e dovrò chiedere un mutuo - pensò. - Andiamo, seccatura, hai vinto... Ti accompagno al chiosco!

***

E così, come ogni volta del resto, alla fine quella che ci guadagnava era sempre lei.
Dopo una tappa al chioschetto degli spiedini e dei dolci caramellati, Shikamaru e Temari si sedevano presso una panchina. Almeno così, Shikamaru non era costretto a sentire le sue continue lamentele... Ma a che prezzo!
Quando si metteva a parlare, era una seccatura per le orecchie; quando si metteva a mangiare, era una seccatura per il portafoglio; in entrambi i casi, per Shikamaru, era quel che si dice una seccatura piuttosto costosa.

- Andiamo, Crybaby, non fare quella faccia - lo schernì lei, porgendogli ciò che restava degli spiedini. - Perché non ne assaggi uno, invece? Tanto paghi tu!

Foto

FINE

The Black Week





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