Capitolo 1
Buio. Esatto sei nel Buio. Sei da Sola. Nel Buio.
«Cosa è successo?»
Stupida Hinata ,proprio non ricordi?
Non ricordi proprio nulla ?
Non ti ricordi di chi ti ha fatto cadere in questo buio?
«Dove sono?....Ho paura….»
Paura. Tu hai paura?Tu che hai provato di tutto nella vita, tu che hai visto la morte in faccia,HAI PAURA?!?
«Naruto-kun….aiuto..»
Ed eccolo! Sempre lui! Eroe? Il salvatore del villaggio? O solo un idiota,scemo e tanto altro ancora che ti ha spezzato il cuore?
«Aiuto…»
Piccola stupida Hinata non avere paura. Uscirai dal Buio…
***
Si sveglio di soprassalto ,era sudata, i capelli incollati sul volto, e la guancie andavano a fuoco.
Era sempre lo stesso sogno…Perché?
Si alzo dal letto e andò nel bagno per una doccia, peccato, che quando uscii da questa ,era più frastornata di prima. Non capiva le sue paure. Ma soprattutto non capiva quali erano le sue paure?
Aveva affrontato Pain rischiando di morire, aveva affrontato Naruto-kun quando lui le aveva confessato che era innamorato di Sakura-chan, e che dopo tutto quello che ''lei'' aveva fatto, purtroppo non ricambiava… di cosa doveva avere paura? Ormai era sola e senza un punto di riferimento. Ancora piangeva la notte o si svegliava di soprassalto per quello che era successo. Lo aveva amato proprio come le aveva detto di fare lei…
FLASHBACK
«Mamma?»
«Si, Hinata?»
«Come faccio ad amare qualcuno?»
«Devi sempre credere in quello che fa,sostenerlo e vedrai che un giorno si accorgerà di te »
«Ma non è brutto amare una persona così?»
«No. E sai perché? Perche quello di cui stiamo parlando è amore e l’amore non fa del male ma solo del bene»
« Ah…e tu credi che ci riuscirò? Insomma ad amare?»
«Dipende solo da te, piccola mia»
FINE FLASHBACK
«Mamma….»sussurrò.
Ad un certo punto senti bussare alla porta. Si infilò una maglietta, accorgendosi di essere solo in intimo ed aprì la porta.
«Neiji-niisan?»
«Hinata-sama,Hiashi-sama richiede della sua presenza . C’è una riunione dell’ultimo minuto di tutto il clan»
«O-OK Neiji-niisan,arrivo subito»
Chiuse la porta e sospirò. Ecco una nuova giornata con la sua -amorevole- famiglia. Si vesti con al solita felpa lilla, si infilò i pantaloni blu,e dopo aver messo il sacchetto con gli strumenti nijia,attacco al collo il copri fronte. Uscì dalla stanza a malincuore e si inoltro per i fitti corridoi della villa Hyuga. Aveva avuto sempre un po’ di timore per quella villa e considerava accoglienti solo il giardino,con le camelie di sua madre, e la sua stanza. Dopo aver riflettuto su ciò,si ritrovò davanti alla porta delle riunioni, nonché anche luogo dove suo padre svolgeva consigli con l’Hokage,riunioni anche con gli altri clan e da quando era piccola il luogo dove riceveva le punizioni o dove veniva insultata per la sua debolezza. Prese un lungo respiro ed entrò. |