Ricordi.

di Fox Vampire
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Fermo. Seduto su una vecchia poltrona marrone dal tessuto vecchio e rovinato, gli occhi velati, lo sguardo appannato.
Era triste, orribile e meraviglioso allo stesso tempo riscoprire tutta la sua vita solo grazie a quelle poche, scolorate foto. Prese la prima, mentre sorrideva a sua volta, verso il volto della donna, immortalato in un attimo di eterna gioia.
Cominciò a farle scorrere una dopo l’altra, mentre lacrime miste di gioia e malinconia gli attraversavano il volto, passando attraverso le rughe profonde che avevano ormai da tempo preso l’abitudine di incorniciargli il viso, alternandosi a sorrisi malinconici a seconda delle immagini che guardava, dei momenti che riviveva.
Fu soltanto quando la luce che proveniva dal giardino scomparve definitivamente, e aveva finito di riesumare ogni possibile ricordo, che sollevò il capo, come se si fosse improvvisamente risvegliato.
Dopodiché si alzò dalla poltrona e sorridendo, si recò lentamente in camera, cambiandosi ed indossando un completo nero, elegante, che non metteva ormai da anni ma che non aveva mai dimenticato. Dopo pochi minuti, aprì la porta del bagno.
Lei era già lì nella vasca, vestita di bianco come nel giorno in cui si erano uniti ufficialmente, identica alla prima volta in cui l’aveva vista, con in mano un mazzo di rose secche.
Nonostante i capelli corvini avessero perso colore, i denti fossero sostituiti dalla dentiera e la pelle si fosse opacizzata, aveva sempre mantenuto quella bellezza che l’aveva contraddistinta da tutte le altre, l’aveva resa speciale ai suoi occhi. Le guance piene, gli occhi dal taglio orientale, le labbra dolci, carnose, a forma di cuore erano sempre lì.
Fece un gran sospiro e si posizionò nella vasca, accanto a lei. Le strinse la mano per l’ultima volta, sorridendo. E nonostante sapesse che lei ormai non poteva più sentirlo – almeno non nel modo più convenzionale – sussurrò, con voce tremante: «Per sempre». Dopodiché estrasse la pistola, e sparò. Un colpo solo, al cuore. Bastò. Per raggiungerla, rimanere con lei. Per non permettere neanche alla morte di separarli.



~
Note dell'autrice:
Non so perché scrivo sempre di cose tristi, drammatiche, o perlomeno malinconiche.
O perché scrivo solo one-shot.
Forse perché penso di voler procedere piano piano, come un bambino quando comincia a camminare.
La prossima volta, vi avverto già, cercherò di affrontare anche altri generi.
Recensite pure e, come al solito, vi chiedo di farlo nella maniera più dura che conoscete, perché ho tanta, tanta voglia di imparare (:
Hope you enjoy!




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