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Ricordi...
Il treno sfrecciava
per la campagna inglese a tutta velocità.
Una ragazza dai
capelli rossi, rifletteva perdendosi nel rigoglioso paesaggio,con la testa
appoggiata al vetro e la borsa stretta tra le mani per assicurarsi che non le
venisse sotratta, in questi tempi bui e pericolosi.
Solo lei in quel treno
era portatrice del segreto che avrebbe spiegato a quei babbani le misteriosi
stragi e morti che terrorizzavano la gente.
Il viso era stanco,
non più fiorente e luminoso. Eppure aveva solo diciannove anni.
La battaglia contro
colui che non deve essere nominato è dura e faticosa, ogni qual volta ci pensa
sente una morsa all'altezza del petto, come un avvertimento di
pericolo.
Ma quando la mano si
posa involontariamente sulla sua pancia, tutte le preoccupazioni
passano.
Una piccola creatura
si sta formando dentro di lei.
Ora doveva proteggere
due vite e l'avrebbe fatto a costo di morire.
Perchè quel bambino
non è semplicemente un'anima, ma il frutto del suo amore per James.
Il suo
James.
Lily sorride e le
viene quasi da ridere. Una risata che in quel volto stanco sembra quasi
estranea.
Non dimenticherà mai
il giorno della sua sventura, l'inizio di tutti i suoi piacevoli guai. Il giorno
in cui si innamorò di James Potter.
Flashback:
"Lily...te l'ho detto
vi sposerete!" esclama Isabel muovendo il piede nell'acqua e schizzando
dappertutto.
Era un'afosa giornata
di giugno, e gli esami erano appena terminati.
Per svuotare la mente
e chiudere definitivamente con la parola studio, le due amiche avevano optato
per una rilassante giornata al sole con i piedi nell'acqua, e perchè no, vista
la temperatura anche per un bel bagno.
Lily guardò l'amica
con un sopracciglio inarcato segno di grande disappunto.
"E io ti dico di no.
Cavoli, Isa dimmi almeno cinque ragioni perchè in un futuro molto remoto dovrei
sposarlo!"esclamò Lily leggermente nervosa e muovendo i piedi
nell'acqua.
"Allora... 1) perchè è
affascinante 2) perchè è intelligente 3) perchè è uno dei ragazzi più
carismatici della scuola 4) perchè io ci piglio in queste cose 5) perchè tu sei
cotta di lui, già dal primo anno!"esclamò Isa con enfasi contando le varie
possibilità sulle dita.
Lily tirò fuori i
piedi dall'acqua e tentò di asciugarseli prima di prendere i calzini.
"E ora cosa fai?Non ti
sarai mica offesa!" chiese Isa, sapendo già in cuor suo la risposta.
"Isa... le ultime due
possibilità non hanno un minimo di ragionamento logico!" disse Lily scocciata
infilandosi anche le scarpe.
"E ora dove vai?"
chiese alludendo alle sue scarpe.
"A vedere cosa sta
succedendo laggiù!Non so perchè ma sento puzza di Potter in tutto quel trambusto!" disse la rossa
indicando una piccola folla.
Isa seguì scocciata
l'amica e si avvicinarono al gruppo.
Una cosa era certa.
Lily Evans non sbaglia mai.
Piton era steso a
terra e si divincolava, mandando imprecazioni a colui che per l'ennesima volta
si divertiva a deriderlo davanti a tutti.
James
Potter.
"Faresti meglio a
lavarti la bocca" commentò freddo James. "Gratta e netta!"
Un attimo dopo, una
saponosa schiuma rosea eruttò dalle labbra di Piton, provocandogli conati di
vomito, soffoncandolo...
Lily era furiosa.
E Isabel aveva ancora
il coraggio di dire che un giorno si sarebbero sposati!Una cosa era certa... se
l'acqua bolle a 100° lei non avrebbe sposato James Potter. è una cosa
scientifica, una cosa naturale, loro due erano diversi come il giorno e la
notte, l'odio e l'amore, il buio e la luce, il male e il bene!Insomma
incompatibili!
"Lascialo
STARE!"
James e Sirius si
voltarono di scatto.
Lily li guardò
disgustata e furiosa in volto.
"Tutto bene,
Evans?"disse James con una voce di colpo più profonda, più matura.
"Lascialo stare."
ripetè con calma ma allo stesso tempo decisa e minacciosa. "Che cosa ti ha
fatto?" aggiunse.
"Bè..." rispose James,
fingendo di ponderare la questione, "è più il fatto che esiste, non so se mi
spiego..."
Lily dovette far
appello a tutta la sua scarsa pazienza per non scoppiare come una
bomba.
"Ti credi divertente, Potter." disse gelida."Ma sei solo un bullo arrogante e
prepotente. Lascialo stare." aggiunse.
"Solo se esci con me,
Evans." replicò rapido James. "Esci con me e non alzerò mai più la bacchetta su
Mocciosus."
Dietro di lui
l'Incantesimo di ostacolo stava svanendo, e sputacchiando bolle di sapone Piton
prese a strisciare verso la bacchetta caduta.
Lily vide Piton
riprendersi lentamente.
Si morse il labbro.
Non lo sopportava, quel bullo arrogante e prepotente non lo poteva
vedere.
Ma che fare?è un
prefetto cavoli, deve risolvere la situazione!
Infine disse una cosa,
una frase che, Lily n'è sicura, ha condizionato la sua vita da lì in
avanti.
"Ok... esco
con te. Ma giurami, però, che lascierai stare
Mocciosus."
James la guardò
incredulo ma felice. Sirius e Isabel non potevano credere alle loro orecchie,
soprattutto Isa.
Sono una stupida, sono
una stupida, sono una stupida...
"D-d-davvero?" chiese
incredulo James.
Piton aveva ormai
raggiunto la bacchetta.
"Ehi!" urlò mentre
dalla bacchetta del serpeverde scaturì un lampo di luce che colpì la
guancia di James, provocando un taglio il cui sangue imbrattò la veste di
sangue.
James lo stava
attaccando, furioso, ma Lily lo fermò.
Afferrò la sua
bacchetta e disse minacciosa:
"I patti sono
patti..."
Vedendo quegli occhi
verdi così decisi guardarlo con minaccia non potè che arrendersi.
Sirius afferrò
prontamente la bacchetta del serpeverde per evitare vigliaccate alle spalle di
cui Piton sarebbe benissimo capace.
"Allora a sabato,
Evans!Alle nove davanti al portone di quercia!" disse James malizioso prima di
allontanarsi con il resto dei malandrini alle calcagna.
Isa guardò l'amica con
espressione soddisfatta.
Uffa, l'acqua bolle a
100° gradi, no?
Si chiese Lily, ma
ormai non ne era più tanto sicura.
****
La mattina
dell'appuntamento si svegliò di buon'ora. La giornata non era delle migliori.
Una forte pioggia colpiva le finestre del castello.
Stranamente questo
mise di buon'umore la rossa.
"Come mai sei così
allegra?" chiese Isa contrariata notando la funesta giornata che avrebbe potuto
compromettere l'appuntamento dell'amica.
"Ahah!" rise Lily "Il
tempo fa schifo... se va tutto per il verso giusto non ci faranno andare a
Hogsmeade e addio appuntamento con Potter!"
Isa la guardò non
molto convinta mentre Lily si stava vestendo senza cura e mettendo le prima cose
che le capitavano.
Purtroppo le speranze
di Lily furono vane.
Nonostante tuoni e
fulmini, la visita a Hogsmeade era concessa, essendo l'ultima dell'anno e Potter
alle nove in punto l'aspettava davanti al portone di quercia.
Lily lo guardò
disperata. Non riusciva a capire come aveva fatto a cacciarsi in quel guaio
assurdo.
O era rincoglionita...
o era rincoglionita.
Fece un bel respiro
prima di avvicinarsi a James che stava trafficando con la bacchetta e quello che
sembrva un ombrello.
Cavoli
l'ombrello!
Pensò Lily portandosi
una mano sulla fronte.
Sono proprio una
cretina!
"Ehm... James." disse
avvicinandosi.
"Oh ciao, Lily!Hai
visto che splendida giornata?" disse mentre un sorriso malandrino faceva
capolino tra la sue labbra.
Un sorriso che odiava
e amava allo stesso tempo.
"Ho scordato
l'ombrello..." disse dispiaciuta.
Ma la verità era che
l'unica a essere dispiaciuta era lei.
"Oh, Evans... non c'è
problema!Vorrà dire che lo divideremo!" disse trascinando la ragazza sotto la
pioggia corrente ma riparata dal suo ombrello.
La situazione le era
sfuggita di mano.Si chiese come aveva fatto a precipitare così tanto nel giro di
così poco tempo.
Se qualche giorno
prima era convinta che tra lei e Potter non potesse esserci di più che odio, ora
si sbagliava di grosso.
Il fatto è che parlare
con lui risultò piuttosto semplice.Le parole uscivano da sole, e si accorse di
come fosse una persona piuttosto versatile, incline a parlare di qualsiasi
cosa.
Ma la cosa peggiore era che camminare così vicini l'uno all'altro lo trovava
piacevole e cosa assai più tremenda, le batteva il cuore.
"Lily ci sei?" chiese
e Lily si ridestò da quei pensieri arrossendo visibilmente.
James la guardò
malizioso.
"Perchè arrossisci?A
cosa pensavi?Porcellina!" esclamò divertito.
"N-n-non sono affari
tuoi!" disse Lily agitata.
Ora balbetto pure?Ma
sono scema o cosa?
"Piuttosto andiamo a
prendere qualcosa da bere?Sono tutto bagnato!" disse James indicando i "Tre
manici di scopa" il famoso bar, poco lontano da loro.
Lily annuì e insieme
si diressero verso il locale.
Come da previsione era
strapieno, soprattutto di studenti di Hogwarts che cercavano riparo in attesa
che terminasse quella tipica pioggia estiva.
I due si sedettero in
un tavolino un pò appartato ma era l'unico disponibile.
"Vado a prendere da
bere. Una burrobirra va bene?" chiese James e Lily annuì
ringraziandolo.
Era così gentile,
dolce, simpatico.
Non riusciva a capire.
Era come se il mondo avesse preso improvvisamente a girare dalla parte opposta.
Ma siamo sicure che quello lì sia James e non una controfigura?
Si sentiva confusa e
amareggiata. Non ci capiva più niente.
"Ecco..." disse James
porgendole gentilmente la bottiglia.
"Quanto ti devo?"
disse Lily prendendo dalla tasca il portafoglio.
"Scherzi? è
un'appuntamento Evans, pago io!" disse divertito vedendo la faccia della
rossa.
"Bè... grazie." disse
Lily piacevolmente sorpresa da tutte quelle gentilezze.
"Dai brindiamo..."
disse James aprendo le bottiglie con un tocco di bacchetta.
"A cosa?"
James ci pensò un
attimo su e disse:
"Al nostro futuro
insieme!" sbattè la propria bottiglia con quella della rossa e bavve un gran
sorso.
Decisamente... il
mondo girava al contrario e l'acqua non bolliva a 100° gradi.
Poco dopo la pioggia
smise di scendere e Hogsmeade si ripopolò di nuovo.
Le tappe dei due
furono: Mielandia, Zonko e un negozio di abiti ove Lily impiegò mezz'ora a
scegliere un vestito.
Alla fine quando
decise di comprarlo scoprì che aveva già pagato lui.
"James!" ripetè per la
decima volta." Non mi interessa del tuo orgoglio del cavolo, dimmi quanto ti
devo!"
"Lily..." disse James
avvicinandosi pericolosamente al suo viso. "Conosci il significato della parola,
r-e-g-a-l-o?" aggiunse con un tono tra il divertito e l'esasperato.
A causa del contatto
ravvicinato, il cuore della rossa si mise a battere furioso mentre le sue gote
si tinsero di rosso.
Per fortuna James
parve non accorgersene.
Lily si impose di
calmarsi. Tutto ciò era irrazionale e senza senso.
Questo appuntamento mi
sta sfuggendo dalle mani!
La giornata trascorse
velocemente e Lily si divertì moltissimo.
Nessuno aveva il suo
particolare senso dell'umorismo, nessuno era così gentile come lo era lui. Così
dolce, strano, folle.
"Lily il sole è
tramontato, dobbiamo tornare al castello!" disse James.
Lily non disse nulla
ma si limitò a seguirlo.
Un'altra sensazione
terribile stava facendo capolino in lei.
Lily si sentiva
dispiaciuta e triste.
Nella sua mente due
entità combattevano e Lily era confusa, non riusciva a capire cosa le stesse
succedendo.
"Come siamo
silenziose..." commentò James tranquillo.
Lily si fermò di
botto.
Lui la guardò non
riuscendo a capire cosa diavolo stesse facendo o pensando.
"Grazie per la bella
giornata." mormorò Lily guardandosi i piedi.
Sapeva che se lo
avesse guardato in faccia sarebbe arrossita così tanto che avrebbe dovuto
sotterarsi per la vergogna.
James la guardò.
Questa volta era lui ad essere agitato.
Il mondo stava andando
al contrario.
Nemmeno lui riusciva a
credere alle proprie orecchie e ai propri occhi.
Instintivamente si
avvicinò alla ragazza e prese ad accarezzarle i capelli.
Lily non capiva più
niente. Tutta la sua razionalità era crollata di fronte a quello sguardo così
limpido e sereno, così pieno d'amore e sincero.
"Ehm.. Potter credo di
essermi innamorata...."
Il treno si ferma di
scatto e la rossa sussulta.
Apre gli occhi e vede
che molte persone si stanno preparando a scendere.
I suoi pensieri sono
confluiti in un sonnellino.
Si alza in piedi e
guarda agitata fuori dalla finestra.
è arrivata
finalmente. Prende il borsone e anch'ella si riunisce alla fila di persone che
stanno scendendo a King's Cross.
L'aria fredda della
stazione la pervade e Lily si stringe nel suo giubbotto babbano.
Decisamente il tempo ora è diverso da quello dei suoi dolci ricordi
estivi.
Si guarda intorno alla
ricerca del fidanzato che da lì a pochi giorni sarebbe diventato suo
marito.
Eccolo lì. Anche James
sta studiando la stazione alla ricerca della famigliare sagoma della
rossa.
"James!" sbraccia Lily
per farsi riconoscere.
James la vede. Lei gli
corre incontro e lo abbraccia con trasporto.
"Ehi...calma, calma...
ti sono mancato così tanto?" chiede James dolcemente accarezzandole i
capelli.
"Da morire..."
confessa Lily quasi sull'orlo delle lacrime, causate dalla voce intensa di
James, segno che lui è lì accanto a lei.
"Come sta il bambino?"
chiede, posando una mano sulla pancia di Lily che non è ancora
particolarmente gonfia.
"Sta benissimo!Dai
andiamo!" dice Lily tirando il fidanzato "Mia madre mi aspetta!Devo annunciarle
la notizia!" aggiunge prendendo la borsa.
"Cosa?Non lo sa
ancora?" dice James.
La notte cala e il
cielo si tinge di stelle.
Un altro giorno è
passato. La vita è breve e noi sappiamo che la loro è stata fin troppo breve.
Eh già... Lily Evans
non avrebbe mai sposato James Potter come l'aqua bolle a 100° gradi. Ma siamo
proprio sicuri che l'acqua bolla a 100° gradi?
FINE
********
Eccomi qua, con una
nuova one-shot! Scritta tutta in un giorno, si tratta di una storiella leggera,
spero che sia stata di vostro gradimento!^^
Penso che in molti
abbiate notato che il ricordo di Lily è legato a un capitolo
dell'Ordine della fenice, "Il peggior ricordo di Piton" in cui si parla per la
prima volta di James e Lily a scuola. Sono solo riportate alcune battute del
capitolo, il resto è stato modificato da me e ci tengo a dire che quelle poche
battute sono proprieta di J.K Rowling e non era mia intenzione
plagiarla.
Confido in qualche
vostra recensione!
A presto, con il nuovo
capitolo di "Non potrei mai innamorarmi di te!"
Un bacio,
Miyu90
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